Scarica in formato PDF il DISCIPLINARE LENTICCHIA DI ALTAMURA IGP
La Lenticchia di Altamura IGP è legume appartenente alle varietà “Laird” ed “Eston” della specie “Lens esculenta Moench” (sinonimi: “Ervum lens. L.”, “Lens culinaris Medic”). Quando è immessa al consumo, la Lenticchia di Altamura presenta un colore verde/marrone e ha una forma tonda e piatta con un calibro compreso tra i 3 ed i 4,9 mm per la “Eston” e tra i 5 ed i 7 mm per la “Laird”. Il peso varia da un minimo di 2,8 g ad un massimo di 3,6 g per la “Eston” e da un minimo di 5,7 a un massimo di 6,5 g per la “Laird”. La nota distintiva della lenticchia è il suo alto contenuto di ferro (6mg/100gr) e di proteine (23%).
Metodo di coltivazione
La coltivazione della “Lenticchia di Altamura” non può essere abbinata ad altre coltivazioni di legumi per non alterarne le qualità organolettiche. La semina inizia a novembre e termina a marzo e il disciplinare prevede, inoltre, che la resa massima sia di 2,5 tonnellate di granella per ettaro. Dopo la raccolta, le lenticchie sono pulite, separate da corpi estranei (come le pietre) e confezionate per l’immissione al consumo.
Legame tra il prodotto e il territorio
Le Lenticchie di Altamura sono diventate un prodotto di grande successo nel mercato orto-frutticolo italiano. Gli elementi che hanno favorito l’alta reputazione del prodotto sono: le condizioni climatiche della zona geografica di produzione – caratterizzata da inverni miti ed estati calde – e le sostanze nutritive del terreno di coltivazione. La pianta di lenticchia, infatti, assorbe una grande quantità di azoto che favorisce la presenza di proteine e ferro e rende il legume un ottimo protagonista di molte ricette.