– SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE PANE TOSCANO DOP
Il Pane Toscano DOP si ottiene con un antico sistema di lavorazione che prevede l’uso esclusivo di lievito madre e diverse varietà di grano, contenenti il germe di grano, coltivate in Toscana, zona di produzione. Quando è immesso al consumo, il Pane Toscano all’ esterno presenta una forma romboidale, denominata localmente “filoncino”, con uno spessore compreso tra 5 e 10 cm e una crosta friabile e croccante, di color nocciola scuro opaco. La mollica ha una porosità irregolare ed emana il caratteristico odore di nocciola tostata. La nota distintiva del Pane Toscano è il suo sapore chiamato “sciocco” ovvero senza sale con un retrogusto leggermente acido.
Metodo di produzione
Il processo di panificazione del Pane Toscano si realizza con la cottura di una pasta lievitata preparata con farina di grano tenero tipo “0”, contenente il germe di grano, acqua e lievito naturale. Gli ingredienti sono impastati con il procedimento denominato “biga”. Ad ogni chilogrammo di farina è necessario aggiungere almeno 500 ml di acqua e almeno 200 grammi di lievito madre. L’impasto è successivamente diviso in panetti che sono lasciati riposare per almeno altre 2 ore e 30 minuti, fino a raggiungere la perfetta lievitazione e successivamente sono posti nel forno per la cottura.
Legame tra il prodotto e il territorio
A contribuire all’alta reputazione del Pane Toscano sono le caratteristiche ambientali della zona di produzione. La regione, grazie al caratteristico clima mite, è vocata da secoli alla coltivazione di diverse tipologie di cereali e frumento. Proprio le materie prime contraddistinguono il Pane Toscano e lo rendono un prodotto di alta qualità. A questo si unisce la metodologia di panificazione, forte di tradizioni uniche che si tramandano di generazione in generazione.