Carlentina, carosella, marzocca, pappola e risciola PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Nell’Avellinese, in particolare nella Comunità Montana Ufita e Alta Irpinia si coltivano diverse varietà di frumento tenero che, dopo la molitura vengono utilizzate per produrre il pane. Alcune di queste sono la carlentina, la carosella e la pappola, tutte varietà di frumento tenero a semina autunnale.

Carlentina, carosella, marzocca, pappola e risciola PAT

La carlentina  presenta una spiga aristata con culmo alto almeno un metro, così come la carosella la cui spiga, però, si differenzia da quella della carlentina in quanto completamente priva delle ariste.

La pappola, anch’essa costituita da un culmo alto almeno un metro e da una spiga aristata, presenta una particolarità: il suo culmo è particolarmente robusto e difficile al taglio. Alle varietà precedenti vanno aggiunte la marzocca e la risciola, entrambe adatte alla preparazione del pane.

La prima presenta la spiga aristata con un’altezza del culmo intorno al metro; la risciola presenta il culmo alto almeno un metro ed una spiga allungata di circa 10 centimetri che, a maturità, si presenta leggermente arcuata; le ariste hanno un caratteristico colore rossastro.

Diventa anche tu ViVi Greeners

Conosci la Carlantina, carosella marzocca pappola o risciola PAT della Campania?
Aiutaci nel nostro progetto, se hai curiosità, immagini o vuoi aggiungere una descrizione del prodotto. SCRIVICI

Castagna jonna di Civitella Licinio PAT Campania

La pianta si presenta di grandi dimensioni, a portamento libero, innestata su polloni scelti direttamente in campo, a gemma o a spacco. La castagna ha dimensioni notevoli (40-50 frutti per Kg), con buccia di colore marrone chiaro con striature poco evidenti, da cui il nome (Jonna = Bionda o Giallanella = di colore giallo). L’episperma…

Leggi di +

Monachina PAT Campania

La tradizione napoletana della pasticceria è in molti casi legata alla vita monastica ed all’abitudine, nei secoli, di ricambiare le donazioni fatte dalle famiglie nobili napoletane con dolci le cui ricette erano geloso patrimonio delle cucine monastiche, tramandato da suora a suora al pari delle ricette dei liquori e dei rosoli. La monachina deve il…

Leggi di +

Cannazze PAT Campania

Le origini delle cannazze risalgono al 700: a Calitri infatti già nel 1749 esisteva una manifattura che si serviva di canne sulle quali veniva messa la pasta ad asciugare. Era un’attrezzatura la cui vendita risulta da un atto del notaio calitrano Eligio Rinaldi datato 26 settembre 1749 ed installata all’epoca nella casa bassa davanti la…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *