Farinata di ceci PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA

Semplici e pochi gli ingredienti per una buona farinata: farina di ceci, acqua e olio. Fondamentale è l’uso di una gran teglia di rame e del forno a legna che rende l’impasto caldo e croccante specialmente ai bordi, parte più contesa della farinata.

Zona di produzione: Tutto il territorio regionale

Lavorazione: Nata in tempi lontanissimi ,quando la farina di grano era un lusso per pochi, è presente in mille varianti in molte regioni italiane, tra le quali la Toscana e la Sicilia. Amatissima in Liguria, la fainà classica è a base di farina di ceci e olio extravergine d’oliva.

È un piatto semplice, la cui buona riuscita sta nei segreti della preparazione. È necessario usare appositi testi rotondi, molto grandi e bassi, in rame stagnato nei quali si versa la pastella che deve essere molto liquida e ben amalgamata.
Importantissimo il momento in cui la si stende per infornarla: l’olio tende a salire in superficie ed è necessario continuare a mescolare. Ciò va fatto all’imbocco del forno in modo che subito il calore solidifichi l’emulsione.
La versione originale ha bisogno del forno a legna.

Curiosità:La farinata si mangia tiepida, insaporita con pepe nero macinato. Esistono diverse varianti, soprattutto nel ponente ligure, aggiungendo all’impasto base: rosmarino, borragine, carciofi, funghi, gorgonzola, cipollotti e bianchetti infarinati. Questi ingredienti vanno aggiunti dopo aver mescolato l’olio, subito prima di infornare.

Latte fresco di Marinella di Sarzana PAT Liguria

Latte pastorizzato fresco di alta qualità per uso alimentare, parzialmente scremato viene prodotto in provincia della Spezia nella Fattoria di Marinella di Sarzana, da bovine allevate in loco. Il mercato di sbocco è quasi interamente locale e avviene attraverso il canale del piccolo dettaglio tradizionale e della grande distribuzione della zona.

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Sanguinaccio PAT

Salamino di animelle e sangue di maiale (insaccato, fresco, cotto), il beròdo è tradizionalmente consumato durante il periodo natalizio. Si tratta di un insaccato di colore marrone, normalmente confezionato di pezzatura di circa 200 grammi, che si consuma rosolato in padella con cipolla.

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Capponadda PAT

Per le sue chiare origini, questa pietanza veniva anche chiamata capun de galera, insomma un cappon magro dei naviganti. Esiste ad Armo, nell’entroterra di Imperia, una versione della capponadda detta feidu o carbunera che consiste in una fetta di pane abbrustolito condita con salsa piccante, verdure miste, uova sode e acciughe. Un’ultima variante riguarda la capponata prodotta alla Spezia, dove il timo sostituisce le…

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