Narcissus L. è un genere di piante della famiglia Amaryllidaceae ed è originario dell’Europa. Il suo nome deriva dal greco ναρκάω, narkào, «stordisco», e fa riferimento all’odore penetrante ed inebriante dei fiori di alcune specie. Alcuni sostengono, invece, che derivi dalla parola persiana che indica questa pianta نرگس e che si pronuncia Narghes.
Il Narciso piccolo come una moneta o gigantesco, bianco o giallo o anche bicolore, arancio, color salmone, con petali arricciati e “trombe” vistose: poche specie botaniche vantano una tale varietà, che annovera moltissime specie e migliaia di cultivar e ibridi. Pianta erbacea perenne, il narciso ha un ciuffo di foglie erette, nastriformi, della lunghezza di 10-30 cm, dal cui centro si erge lo scapo fiorale, che può portare uno o più fiori. Alcuni sbocciano già alla fine dell’inverno, altri in aprile, fino a metà maggio nelle zone dove l’aria rimane fresca.
Tra le moltissime varietà vale la pena di ricordare “Baby Moon”, giallo oro, ideale anche in vaso; “Acropolis”, con fiore doppio bicolore; “Autumn Gold”, una giunchiglia profumata. Curiosi anche i Narcissus bulbocodium, con fiori giallo intenso a forma di imbuto delle dimensioni di 3,5 cm.
Utilizzi
In vaso, in aiuola, come fiore reciso: davvero un fiore generoso e versatile. In giardino, i narcisi sono adatti ad allestire incantevoli aiuole colorate; nei prati possono essere facilmente naturalizzati (si riproducono da soli anno dopo anno); sono un ottimo decoro ai piedi di alberi decidui, siepi e cespugli, rosai e nel giardino roccioso. In vaso, possono crescere all’aperto in un angolo soleggiato, o in casa in una zona fresca e luminosa utilizzando i bulbi “forzati”, che sono stati sottoposti a un periodo in frigorifero per simulare l’inverno. Da novembre a gennaio-febbraio è facile trovare anche i narcisi pregermogliati, se non già fioriti.
Ambiente
I bulbi vanno interrati al sole o in mezz’ombra. Il luogo ideale è fresco e non arido, per esempio in un prato (che mantiene una costante umidità nel suolo): in queste condizioni il narciso è capace di riprodursi da solo per molti anni. Non appena il clima si fa mite, le foglie ingialliscono (e a quel punto si possono tagliare) e il bulbo va in riposo, fino all’inverno successivo.
Terreno
Il terreno deve essere leggero e sciolto, molto ben drenato: meglio mescolare al terriccio un po’ di sabbia. In vaso, utilizzare terriccio universale o per piante da fiore. I bulbi si interrano in autunno, a una profondità pari al doppio delle loro altezza.
Acqua
Non è una pianta esigente riguardo all’acqua: si innaffia al momento della piantagione, per inumidire il substrato, poi si riprendono le innaffiature a febbraio, in caso di inverni siccitosi. In estate basta tenere appena umida la zona in cui vi sono i bulbi.
Concime
Ha bisogno di poco. In primavera si può fornire, con parsimonia, concime per bulbi o per ciclamini, sospendendo quando il bulbo va a riposo.
Note
Al termine della fioritura si eliminano gli steli fiorali, ma si lasciano le foglie finché non ingialliscono: servono a fornire al bulbo nutrimento per la stagione successiva. Se il fogliame viene reciso dopo la fioritura, per ragioni estetiche (se non si vuole vedere fogliame ingiallito nelle aiuole a primavera), allora occorre in autunno ripiantare nuovi bulbi.
Narciso paperwhite
La varietà conosciuta come narciso paperwhite (N. tazetta papyraceus) ha lunghi steli, alti 40-50 cm, foglie nastriformi e fiori bianchi, larghi 4-5 cm, che fioriscono precocemente, durano a lungo e soprattutto hanno un delizioso e intenso profumo. Sono belli, veloci, facilissimi da far crescere, sia in aiuola che in vasi e ciotole e sono molto adatti alla forzatura per averli in fiore a Natale. Tra le varietà più belle, “Ziva”, con fiori bianco puro molto fragranti, che fiorisce in 2-3 settimane dalla piantagione.
In autunno, si collocano in terriccio ben drenato, al sole o in mezz’ombra, a una profondità pari al doppio dell’altezza del bulbo, in terriccio universale o una miscela di una parte di sabbia e 2 di terriccio. Per averli in fiore a Natale basta interrarli a ottobre e portarli in casa al caldo 10 giorni prima dei giorni di festa.
Fonte @viridea.it
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