NOME COMUNE: Ortica
NOME SCIENTIFICO: Urtica dioica L.
NOMI POPOLARI: Ortica garganella, Ortica maschio, Ortiga, Rettica, Ardica, Lurdica, Pistidduri, Erba gratta, Orticone, Urtiga.
FAMIGLIA: Urticaceae
DESCRIZIONE BOTANICA
- Pianta: erbacea, perenne, alta fino a 1,5 m
- Fusto: eretto, sottile, senza ramificazioni, provvisto di peli urticanti
- Foglie: opposte, con un lungo picciolo, nervatura fortemente marcata e bordo dentellato. Sono densamente coperte di peli contenenti acido formico
- Fiori: piccoli, verdastri, raccolti in spighe poste all’ascella delle foglie; le spighe dei fiori maschili sono erette, quelle dei fiori femminili pendule. Compaiono in estate
- Frutti: (acheni) molto, piccoli, con un ciuffo di peli all’apice
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: il nome Urtica deriva dal latino “urere” che significa bruciare, per il potere urticante che la piante possiede.
NOTE: è la maggiore fonte di clorofilla in natura che viene estratta ed utilizzata come colorante naturale verde dalle industrie alimentari e cosmetiche.
DOVE SI TROVA
HABITAT: è una pianta che cresce spontanea in tutta Europa, fino a 2500 metri di quota, prediligendo boschi e zone incolte con terreni azotati e umidi.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: la parte aerea va raccolta da aprile a settembre, mentre la radice in autunno.
COME SI CONSERVA: si estirpa la pianta proteggendosi le mani con dei guanti, poi si taglia la radice, si ripulisce e si lascia essiccare al sole; quindi si conserva in sacchetti di carta. Laparte aerea, dopo averla recisa, si lega a mazzi e si lascia essiccare appesa in luogo ombroso, poi si ripone in sacchetti di tela.
UTILIZZO
PARTE UTILIZZATA: parte aerea e radice con proprietà differenti tra loro.
COME SI USA IN COSMETICA: in lozioni e shampoo dalle proprietà toniche, rinforzanti ed astringenti sul cuoio capelluto, utili per capelli fragili, grassi e con forfora. Con lo stesso effetto si può utilizzare anche il decotto, da applicare con frizioni sul cuoio capelluto.
COME SI USA IN CUCINA: le foglie tenere sono utilizzate per la preparazione di minestre, zuppe e frittate.
PROPRIETA’ E BENEFICI
PRINCIPALI COMPONENTI
- Minerali: sali di calcio, potassio e silice (parte aerea)
- Proteine ed aminoacidi essenziali (parte aerea)
- Vitamine: A, B2, C, acido folico (parte aerea)
- Flavonoidi (parte aerea)
- Clorofilla (parte aerea)
- Polisaccaridi (radice)
- Steroli (radice)
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà benefiche dell’Ortica sono:
- Diuretica e depurativa (parte aerea)
- Rimineralizzante (parte aerea)
- Antinfiammatoria (parte aerea)
- Antianemica, ricostituente, tonica (parte aerea)
- Inibente le cellule della prostata (radice)
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcuni utilizzi, quando assumerlo e la posologia
Parte aerea:
- Tisana: mettere 1 cucchiaio grande raso di erba secca in una tazza d’acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere 2/3 tazze al giorno
- Tintura madre (Soluzione Idroalcolica): 50-60 gocce 2 volte al giorno, sciolte in acqua
- Estratto secco: 500-700 mg al giorno
- Polvere: 1-2 grammi al giorno
- Succo fresco: 100-120 grammi al giorno
Radice:
- Tisana: mettere 1 cucchiaio grande raso di rizoma secco in 250 ml di acqua e portare ad ebollizione. Far bollire per circa 10 minuti, quindi spegnere e far riposare altri 10 minuti. Filtrare e bere 2-3 tazze durante il giorno
- Estratto secco: 1 grammo al giorno
RIMEDIO NATURALE IN CASO DI :
- Ritenzione idrica, gonfiori e cellulite (parte aerea)
- Gotta (parte aerea)
- Renella e piccoli calcoli renali (parte aerea)
- Cicli di depurazione stagionale (parte aerea)
- Dolori, reumatismi, artrosi ed artriti (parte aerea)
- Osteoporosi e fratture ossee (parte aerea)
- Anemia, stanchezza ed astenia (parte aerea)
- Infezioni delle vie urinarie (parte aerea)
- Prostata ingrossata ed infiammata (radice)
CONTROINDICAZIONI: nessuna controindicazione, eccetto casi di ipersensibilità individuale alla pianta.
Fonte @erbecedario.it
CURIOSITÀ
Erba infestante e irritante ……
L’ortica è una pianta a tutti nota, soprattutto perchè si impara ad evitarla accuratamente durante camminate in campagna e passeggiate nei boschi: si tratta infatti di un’erba infestante, molto diffusa e che provoca, al contatto con la pelle, una fastidiosissima irritazione cutanea.
Ciò è dovuto ad un sistema difensivo efficientissimo che scatta all’avvicinarsi di ogni essere animato: la pianta è infatti ricoperta di peli allargati alla base contenenti acido formico; quando la pianta viene sfiorata, l’apice di questi peluzzi si rompe e ne fuoriesce la sostanza urticante che viene iniettata sotto pelle.
Se l’ortica nostrana è assai fastidiosa bisogna anche dire che alcune varietà tropicali possono essere addirittura pericolose. Per lenire il bruciore si consiglia di applicare del bicarbonato o del susso di acetosa; in ogni caso è bene resistere alla tentazione di fregarsi per tentare di far passare il prurito, perché ciò non farebbe che aumentarlo.
.……. ma ricca di proprietà medicamentose
L’ortica è una pianta dalle molte virtù e proprietà medicamentose e , nel passato, veniva spesso impiegata per uso esterno: ad esempio con essa si infliggevano flagellazioni a chi soffriva di gotta e reumatismi, perché si riteneva che l’effetto repulsivo che essa provocava sulla pelle portasse delle conseguenze benefiche.
Sicuramente la cura non doveva essere delle più piacevoli, ma ancora più eroica appare l’usanza dei soldati romani che secondo i racconti si flagellavano il corpo con l’ortica al semplice fine di riscaldarsi quando si trovavano a combattere in regioni dal climla particolarmente rigido.
Comunque, dato che l’effetto “urticante” finisce dopo circa 24 ore da quando la pianta è stata raccolta, l’ortica ha trovato storicamente largo impiego in diversi campi: come erba medicamentosa, ma anche in cucina, nella cosmesi e, nelle zone scandinave, come foraggio per l’alimentazione del bestiame.
Pare che nell’età del bronzo l’ortica fosse utilizzata anche per la tessitura; del resto anche durante la Prima guerra mondiale, quando in Germania si verificò una forte carenza di cotone, venne usata come surrogato dato ceh il tessuto da essa ottenuto risulta essere particolarmente resistente.
Agnocasto,Vitex agnus castus Kurz
Vitex deriva da Vitilium che significa intreccio, in quanto in passato i rami venivano utilizzati per costruire palizzate, intrecciandoli. Agnus e castus hanno il significato di puro, casto e fanno riferimento al fatto che tradizionalmente alla pianta sono attribuite proprietà anafrodisiache, diminuenti la libido. Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia scrive che veniva messo…
Anice Verde
L’anice verde è una delle spezie più antiche largamente utilizzata da Egiziani, Greci e Romani. Il nome anisum deriva dal greco e significa “eccitare” o “avvampare”, in relazione al fatto che tra le varie proprietà che le erano state attribuite in passato c’erano anche quelle di “combattere l’impotenza, di stimolare il coito, di risvegliare Venere”.
Fieno Greco, Trigonella foenum-graecum L.
Fieno Greco: Il nome Trigonella deriva dal greco triganos=triangolare in riferimento alla forma a triangolo dei suoi semi. Foenum graecum si riferisce invece al suo uso nell’antichità per l’alimentazione del bestiame ed alla sua origine orientale. Un tempo era utilizzato dalle giovani donne africane nel periodo precedente alle nozze per aumentare il seno.