La papaia è uno dei pochi frutti, con l’ananas e la mela, che si possono tranquillamente mangiare alla fine di un pasto proteico. Possiede un enzima, la papaina, che ‘digerisce’ le proteine e ha caratteristiche e poteri simili a quelli della bromelina dell’ananas. Il frutto è anche ricco di carotenoidi, flavonoidi, vitamine (soprattutto C ed E) e minerali.
È UTILE IN CASO DI
anemia, angina, artrite, cancro, capillari fragili, cellulite, digestione difficile, disfunzioni del sistema immunitario, infezioni, intossicazioni, malattie dell’apparato respiratorio, mestruazioni irregolari o dolorose, osteoporosi, ritenzione idrica, sindrome premestruale, traumi atletici o chirurgici, tromboflebite, ustioni
Grano Saraceno
Il grano saraceno, botanicamente parlando, non è un cereale: appartiene alla famiglia delle Poligonacee. È un alimento base nell’Europa orientale. A differenza dei cereali, il grano saraceno contiene in abbondanza lisina: una combinazione dei primi con il secondo fornisce proteine di alta qualità.
Il ravanello
Il nome generico (Raphanus) deriva dalla voce greca raphanos (e successivamente dal latino raphanus) che a sua volta è collegata alla radice greca raphys (“rapa”) e al persiano antico rafe, il cui significato approssimativo è “rapida apparizione”, alludendo alla rapida germinazione dei semi di queste piante; ma la parola raphanos potrebbe anche avere un collegamento…
L’Arancia
Insieme con le arance vengono presi in considerazione anche mandarini, clementine e cedri perché hanno caratteristiche e proprietà simili: sono ricchissimi di antiossidanti (vitamina C, betacarotene e altri carotenoidi, flavonoidi). Inoltre possiedono fibre alimentari (pectine) che abbassano il colesterolo.