La Denominazione di Origine Protetta “Orta Nova” identifica vini rossi e rosati.
Uvaggio
Il vitigno di riferimento per la produzione dei vini Orta Nova è il Sangiovese. Con questo possono concorrere anche altri vitigni, come Uva di Troia, Montepulciano, Lambrusco Maestri e Trebbiano Toscano che, da soli o congiuntamente, possono rappresentare il 40% del totale delle uve. Lambrusco Maestri e Trebbiano toscano però, non possono superare la quota del 10% ciascuno.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il vino Orta Nova rosso si presenta con una colorazione che può spaziare dal rubino al granato e che, con l’invecchiamento, si arricchisce di riflessi arancione. L’odore che emana è vinoso e gradevole e si abbina a un sapore asciutto, armonico, di corpo e giustamente tannico. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 12% vol. Il Rosato, invece, ha una tonalità la cui intensità varia a seconda delle produzioni. L’odore è gradevole e leggermente vinoso e si abbina ad un sapore asciutto, armonico e fresco. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 11,5% vol.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione coincide con una piccola porzione della provincia di Foggia. Si tratta di un’area prevalentemente collinare, caratterizzata da un clima caldo arido.
Specificità e note storiche
Dal punto di vista agricolo, seppur già molto attiva in epoca precedente, la zona di Orta Nova conosce il suo massimo splendore sotto il dominio di Roma. Probabilmente è proprio durante questa fase di crescita che la coltivazione della vite comincia ad assumere un ruolo centrale.
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