“Martina” o “Martina franca”, è una Denominazione di Origine Protetta che identifica l’omonimo vino bianco e la sua variante Spumante.
Uvaggio
Nella produzione dei vini Martina vengono utilizzate le uve dei vitigni Verdeca, con una quota dal 50 al 65%, Bianco d’Alessano, tra il 35 e il 50%, e poi Fiano, Bombino e Malvasia bianca, che da soli o congiuntamente non possono superare il 5%.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il vino Martina, nella sua versione base, si presenta con una tonalità giallo paglierino chiaro o giallo verdolino. Il profumo che sprigiona è vinoso, caratteristico e gradevole e si affianca ad un sapore secco e delicato. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11% vol. Nella versione Spumante, con stessa gradazione alcolica, la colorazione si impreziosisce di riflessi verdolini o dorati; il profumo è fragrante, complesso, gradevole e caratteristico della rifermentazione; il sapore è fresco, sapido, fine, armonico e con un gusto che spazia dal secco delicato al dolce.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione, piuttosto circoscritta, rientra nel più ampio contesto della Murgia, un’area caratterizzata da clima caldo arido, con piovosità piuttosto variabile.
Specificità e note storiche
Le ricostruzioni storiche più accreditate fanno risalire l’inizio della viticoltura in Puglia ad un’epoca precedente rispetto alla dominazione greca, addirittura si spingono indietro fino a 1000 anni prima.
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