La Denominazione di Origine Protetta “Nuragus di Cagliari” identifica l’omonimo vino bianco, prodotto anche nella variante Frizzante.
Uvaggio
Tutti i vini della denominazione Nuragus di Cagliari vengono prodotti utilizzando almeno l’85% di uve da vitigno Nuragus, unite eventualmente ad altre uve da vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Sardegna.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Nuragus di Cagliari (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5% vol.), nella sua versione base, ha una colorazione giallo paglierino (a volte più tenue), impreziosita da leggeri riflessi verdognoli. L’odore che sprigiona è caratteristico, delicato e gradevole e si abbina ad un sapore altrettanto caratteristico, con gusto che va dal secco all’amabile. Nella variante Frizzante (10,5% vol.), invece, permane una tonalità paglierino tenue con riflessi verdognoli, che accompagna però un odore vinoso e gradevole e un sapore armonico e leggermente acidulo, che va dal secco all’amabile.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione interessa quattro diverse province sarde: Cagliari, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Oristano. Si tratta di un’area piuttosto vasta, caratterizzata da una notevole complessità geologica ma anche da condizioni climatiche generali molto favorevoli alla crescita della vite.
Specificità e note storiche
Il Nuragus è un vitigno molto antico, le cui origini risultano piuttosto oscure, sia sotto il profilo della sua coltivazione che sotto quello del nome. Il suo sviluppo ha seguito quello generale della viticoltura sarda, che ha conosciuto una vera e propria ascesa nel 1700, durante il periodo del Regno di Sardegna.
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