L’Indicazione Geografica Protetta “Nurra” comprende vini bianchi (anche frizzanti), rossi (anche frizzanti e novelli) e rosati (anche frizzanti).
Uvaggio
L’IGP “Nurra” è riservata ai vini ottenuti da vitigni idonei alla coltivazione in Sardegna. La specificazione del vitigno, con l’esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino e Vernaccia, prevede una quota minima dell’85% del corrispondente vitigno, mentre il restante 15% può essere ottenuto da qualsiasi vitigno, a bacca di colore analogo, idoneo alla coltivazione in Sardegna.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Gli IGP “Nurra” bianchi, anche frizzanti, presentano un colore dal bianco carta al giallo ambrato, abbinato a odore caratteristico e sapore dal secco al dolce. I rossi, anche frizzanti, sono di color da rosso rubino tenue a rosso granato, con odore caratteristico e gusto dal secco al dolce, mentre la versione novello si distingue per il colore da rosso con riflessi violacei a rosso rubino ed il sapore dal secco all’abboccato. La tipologia rosato, infine, alla vista è color da rosa pallido a carico, con un profumo caratteristico e sapore da secco a dolce. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è pari a 10% vol. per il bianco, 10,50% vol. per bianco, rosso e rosato frizzanti e rosato semplice, 11% vol. per il rosso e il rosso novello.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione comprende l’area nord occidentale della Sardegna.
Specificità e note storiche
Il nome “Nurra” deriva da un’antica città romana, Nure, collocata nei pressi del lago di Baratz. La tradizione vitivinicola, tuttavia, ha radici ancora più antiche: nella zona sono stati ritrovati resti di vasi e brocche di vino, risalenti all’epoca Micenea, del XIV secolo a.C.
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