Guanciale amatriciano PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Abruzzo

Il guanciale amatriciano è un prodotto tipico dell’area montana dei comuni di Amatrice (Ri) e Campotosto (Aq). Al taglio si presenta molto compatto con colorito bianco per la parte grassa e rosso vivo per la rimanente. Ha un sapore intenso e leggermente piccante che accentua il gusto dell’affumicatura.

Il procedimento di lavorazione prevede che la guancia del maiale, distaccata con particolare cura dalla testa partendo dalla gola, venga rifilata per ottenere la classica forma triangolare, e messa sotto sale per 4 o 5 giorni (i tempi della salatura dipendono e sono dettati dalle condizioni meteorologiche). Al termine di questa fase di salatura il guanciale viene lavato, sgocciolato e, quando è ancora umido, viene spolverato abbondantemente con pepe e peperoncino, a seconda delle tradizioni.

Il guanciale viene appeso a una pertica di legno (avendo prima praticato un foro sul vertice del triangolo attraverso il quale viene fatto passare lo spago che serve per appenderlo) per circa un mese in un ambiente a 10-15 °C con un camino o braciere, dove arde continuamente legna e dove avviene la saltuaria affumicatura che gli conferisce quel particolare sapore. Quando la cotenna è perfettamente asciutta e ha assunto il classico colorito marroncino, si espone all’aria di tramontana dove, per circa 2 mesi, completa la stagionatura.

Ciliegia Furistera PAT Sardegna

Uno scrittore arabo del VIII secolo, Ibn at Atir nelle sue Cronache descrive la Sardegna come un’isola abbondantissima di frutta, e Abù-al-Maliasin conferma la notizia chiamandola ricca produttrice di ogni sorta di frutta. (M. Amari – Bibl. Arabo-Sicula, Torino 1880). Il Cherchi Paba nella “Evoluzione Storica della Attività Industriale Agricola Caccia e Pesca in Sardegna…
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Riserva Naturale Biogenetica Montefalcone – Toscana

Lamarossa La superficie della Riserva, localizzata intorno al Monte Orecchiella, varia da dai 900 ai 1400 m s.l.m. L’area si presenta prevalentemente boscata (178 ha), con la rimanente porzione ospitante seminativi e prati-pascoli. La Riserva è caratterizzata da prati e aree umide derivanti dai numerosi torrenti e corsi d’acqua alimentati da precipitazioni meteoriche e falde…
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Ciliegia di Burcei PAT Sardegna

Il paese di Burcei è arrampicato sul versante orientale del monte di Serpeddì, a quota 700 metri d’altitudine e le campagne, oltre che al pascolo, sono destinate alla coltivazione di orti, viti, legumi, e soprattutto, delle sue gustose e rinomate ciliegie, protagoniste a giugno della sagra delle ciliegie. La mezza dozzina e più di varietà…
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Ciliegia Barracocca di Villacidro PAT Sardegna

La coltivazione della cerexia barracocca a Villacidro, sulla base delle fonti e testimonianze dirette, è attestata sin dalla fine dell’800. La ciliegia era ed è coltivata in diverse zone, di montagna e di pianura: Castiangias, Gutturu de Seddori, Gutturu de terra, Gutturu derettu, Croigas, Cragasu, Villascema, Narti, Banarba, Basseledda, Bassela, Riu Peis, Funtana e stadi,…
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