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Colture in serra
L’uso di insetti per l’impollinazione in serra costiuisce una alternativa efficace in termini economici rispetto all’impollinazione manuale. Per molte coltivazioni agricole gestite in serra e altre tipologie di ambiente protetto, le specie del genere Bombus rappresentano gli impollinatori più diffusi, grazie al loro maggiore adattamento e alla resistenza a condizioni di confinamento, di alta temperatura ed umidità e grazie all’alta velocità di impollinazione.
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Per la peculiare conformazione del corpo, inoltre, i bombi sono particolarmente efficienti nell’impollinazione del pomodoro e altre solanaceae che richiedono un energico scuotimento del fiore per consentire il rilascio del polline dalle antere (“Buzz pollination”). Il loro contributo è particolarmente rilevante anche per la coltura protetta del lampone.
Buoni risultati sono emersi in vari studi caratterizzati dall’utilizzo dei Meliponini (famiglia Apidi) per la produzione del pomodoro. Sebbene l’impollinazione di tale pianta possa essere prevalentemente anemofila e la maggior parte delle varietà coltivate sono autogame, il frutto con impollinazione aggiuntiva entomofila presenta una maggiore concentrazione di carboidrati, un maggior numero e qualità dei semi e migliori qualità organolettiche.
Attraverso la produzione di ormoni, infatti, il numero di semi può modificare e stimolare i processi di divisione ed espansione cellulare, aumentando la capacità di stoccaggio di solidi solubili nelle cellule. È bene ricordare, tuttavia, che la tribù dei Meliponini è costituita da specie alloctone da non utilizzare in Europa.
Un genere di apoidei con crescente impiego nelle colture protette (serra e tunnel) è l’Osmia, con caratteristiche e adattabilità superiori alle api per l’impollinazione di diverse ortive, della fragola e piccoli frutti. Il cetriolo è una delle coltivazioni più diffuse in serra, a causa della sensibilità e suscettibilità della specie alle variazioni delle condizioni ambientali, specialmente temperatura e umidità relativa. In ambiente protetto la coltivazione è praticata con ibridi di cetriolo partenocarpici che non necessitano di impollinazione entomofila. Studi a riguardo hanno dimostrato, tuttavia, che la resa delle varietà di cetriolo con semi (non partenocarpiche) aumenta con la presenza di insetti impollinatori.
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Colle d’Arquata – loc. Madonna delle Coste (Accumoli) Tappa al confine tra Marche/Lazio si presenta di media lunghezza e dislivello ridotto. Partenza da Colle Arquata (983 m) sulla strada asfaltata che da Colle va in direzione dell’abitato di Spelonga percorrendola per 1.800 m. Raggiunta località Fontanelle (1030 m) ci s’immette sulla destra, su un sentiero ben…
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Direttiva del Consiglio Europeo – Conservazione degli uccelli selvatici – ALLEGATO III/1 – III/2
DIRETTIVA DEL CONSIGLIO
del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici
(79/409/CEE) – ALLEGATO III/1