UNA VISITA AL MUSEO: Museo cristiano e tesoro del duomo di Cividale del Friuli
L’altare del duca Rachis è una delle più importanti opere scultoree della Rinascenza liutprandea ed è conservato nel Museo cristiano di Cividale del Friuli. È datato tra il 737 e il 744, periodo in cui il longobardo Rachis fu duca del Friuli. Le dimensioni complessive sono 1,44 x 0,90 x 0,88 m. L’altare è stato portato nel 1947 nei pressi del duomo dalla cividalese chiesa di San Martino, dove è attestato stesse già nel 1568.
Composto da quattro lastre di marmo di Aurisina, presenta alla sommità un’epigrafe latina e sui quattro lati vari soggetti religiosi: la Visita di Maria Vergine alla cugina Elisabetta, detta anche semplicemente Visitazione; Cristo in maestà entro una mandorla sorretta da quattro angeli; l’Adorazione dei Magi. Sulla superficie del prospetto frontale sono rintracciabili significativi residui di pigmenti alterati.
Le figure scolpite si presentano fortemente bidimensionali e si staccano nettamente dal piano di fondo, quasi un disegno a rilievo. Questi caratteri, la marcata stilizzazione delle figure e il calligrafismo d’insieme fanno assomigliare l’altare ad un monumentale cofanetto eburneo.
Coerentemente a uno stile fortemente astrattizzante di matrice tardo antica, distante dalla resa naturalistica dei soggetti, le figure umane presentano alcune deformazioni, quali quelle delle grandi mani degli angeli che sorreggono la mandorla. I volti sono caratterizzati dall’assottigliarsi del mento (volti a “pera rovesciata”). L’antinaturalismo formale e il forte rimbalzo cromatico che le superfici avevano un tempo sottolineano con forza il valore sacro e simbolico dell’opera. Si può notare inoltre come permanga una simbolica gerarchia dimensionale dei personaggi per cui hanno grandezza maggiore i personaggi di maggior rilievo quali Maria rispetto alla cugina Elisabetta e Gesù rispetto agli angeli.
FONTE @wikipedia