L’Afrodite cnidia è una scultura marmorea di Prassitele, databile al 360 a.C. circa e oggi nota solo da copie di epoca romana, tra cui la migliore è considerata quella Colonna nel Museo Pio-Clementino. È il primo nudo femminile dell’arte greca. La statua rappresenta Afrodite, dea della bellezza, nel momento in cui, uscendo dall’acqua, raccoglie un panno appoggiato sull’anfora al suo fianco, per asciugarsi.
I due aspetti che rendono questa opera un capolavoro sono:
il corpo femminile: fino al IV secolo infatti la nudità femminile, a differenza di quella maschile, era tabù per i greci. Numerose sono le leggende sulla punizione dei mortali per aver visto una dea nuda. Possiamo quindi dire che l’Afrodite Cnidia è il primo nudo femminile dell’arte greca.
l’attimo rappresentato nell’opera, Afrodite sta compiendo un gesto quotidiano e questo la rende più umana che divina, Prassitele è come se cogliesse la dea in un momento d’intimità, cosa che fino ad allora non era mai stata fatta dagli artisti. Osservate la mano destra con la quale la dea tenta di coprirsi, quasi come fosse stata colta di sorpresa dallo sguardo di noi spettatori.
FONTE @wikipedia
Arles, monumenti romani e romanici – Francia
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