I menù ….. storici

I menù preferiti dalle popolazioni delle diverse civiltà raccontano storie complicate di traffici, migrazioni, commerci, guerre e conquiste. Tanto che molti cibi che noi oggi consideriamo indigeni e rappresentativi di una certa cultura e Paese non sono affatto originari di quel territorio.

Vediamo alcune delle tappe più significative, a partire dai nostri più vicini antenati: gli antichi romani.

Il menù quotidiano nella Roma di età imperiale era molto diverso dal nostro come composizione perché mancavano molti degli alimenti che noi ora mangiamo abitualmente. La colazione era a base di pane lasciato ammorbidire nel vino, a pranzo una zuppa e a cena il pasto principale. La carne di manzo (bovino adulto castrato) era poco mangiata, anche perché si preferiva usare l’animale per il lavoro nei campi. Al suo posto si preferiva la carne di agnello e di maiale, la cacciagione e molti pesci tra cui orate, triglie e, tra i ricchi, anche le ostriche! Molto apprezzate erano anche le zuppe di lenticchie e piselli, gli ortaggi e le verdure (carote, rape, cavoli, cicoria) e la frutta: fichi, mele, melograni, meloni, uva, e frutta secca.

La dominazione araba nel bacino del mediterraneo, iniziata intorno all’800, i commerci con l’Oriente, e le crociate iniziate dopo l’anno 1000, favorirono uno scambio continuo di prodotti e tecniche, così le cucine europee ed orientali si sono arricchite di reciproche golosità, a partire dallo zucchero, ricavato da una pianta (la canna da zucchero) che dall’India e dalla Persia era giunta in Arabia e Egitto, e da lì fu importata nei paesi mediterranei; e poi il riso, e molte varietà di agrumi e spezie (cannella, pepe, caffè e tè).

A seguito dei viaggi di Cristoforo Colombo e della cosiddetta “scoperta dell’America” (1492), l’Europa conobbe numerose colture mai viste prima, che determinarono una rivoluzione davvero epocale dell’alimentazione: mais, fagioli, patate, peperoni, pomodori e zucche, fra altri, arrivano, alcuni più lentamente e con diffidenza, altri più rapidamente sulle tavole degli europei e poi di tutto il mondo.

Allo stesso modo, inoltre, anche nel Nuovo Continente vengono introdotti colture e allevamenti di animali prima sconosciuti, che modificarono le abitudini alimentari delle popolazioni locali. Dall’Europa arrivano in America maiali, manzi, grano, verdure e persino i cavalli, che in quei territori si erano estinti 10000 anni fa (pensate all’immagine degli indiani a cavallo e dei cowboy: senza le tre celebri caravelle non sarebbero mai esistite!).

Insomma, è anche grazie a tutto questo se oggi in Italia si può gustare un bel piatto di spaghetti al pomodoro e in America un bel panino con hamburger di manzo e bacon!

Fonte isprambiente.gov.it

Sentiero Italia CAI Campania Variante dei Monti Lattari S18S Valico di Chiunzi – Rifugio Santa Maria dei Monti

Valico di Chiunzi – Rifugio Santa Maria dei Monti Tappa molto breve, con dislivello intermedio che porta il Sentiero Italia in cima al Monte Cerreto, una delle principali elevazioni dei Monti Lattari. Dal Valico di Chiunzi si imbocca il crinale che procede in direzione sud ovest raggiungendo la cima del Turro di Cesarano e aggirando…

Leggi di +

Il valore ecologico degli alberi monumentali: un’innovazione legislativa

Il Decreto del 23 ottobre 2014, all’art. 5, comma c) introduce, forse per la prima volta nel contesto della conservazione degli alberi monumentali il “valore ecologico”. Nel dispositivo si fa specifico riferimento “alle presenze faunistiche che su di esso si insediano, alla rarità delle specie coinvolte, al pericolo di estinzione ed al particolare habitat che…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *