Campagnola Buschese PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

La Campagnola Buschese è un pane tradizionale preparato dai panettieri cuneesi. Questo pane è caratterizzato da un sapore fragrante, da un’umidità del 20-30% e da una crosta di colore dorato. Gli ingredienti sono: farina di grano tenero, acqua, lievito e sale. Il peso varia tra 130 -150 grammi. La forma è allungata con un’incisione al centro.

Territorio di produzione

La Campagnola Buschese viene prodotta principalmente dai panettieri di Busca in provincia di Cuneo ma anche da quelli di altri comuni cuneesi.

Metodo di preparazione

Per la preparazione della Campagnola Buschese occorre preparare due impasti. Il primo impasto, detto “biga”, è preparato con farina, acqua e lievito. Si lascia lievitare per circa 7-8 ore. Alla “biga” si aggiungono: farina di grano tenero, acqua, sale e lievito. Per ottenere una pasta molto elastica e morbida s’impasta con una impastatrice a forcella, per 20 minuti circa. Si divide l’intero impasto in 4-5 “pastoni” che si mettono sul banco di lavoro, precedentemente spolverato con la stessa farina usata per l’impasto. Successivamente si piegano i pastoni prima in due e poi in quattro lasciandoli riposare per 20 minuti circa. Poi i pastoni vengono ripiegati in tre, tenendoli allungati. Si lasciano riposare per altri 20 minuti (seconda lievitazione). Si allungano i pastoni con il matterello, e si piegano in quattro per il lato lungo. Si lasciano lievitare per circa 15-20 minuti su tavoli precedentemente spolverati con semolino o granito. In seguito le pezzature vengono tagliate per il lato largo e si infornano a circa 250 °C per circa 20 minuti.

Storia

La Campagnola Buschese, come indicato da studi storici locali, ha origini assai remote e le metodiche di produzione si sono consolidate nel tempo.

Curiosità

Se si taglia al centro la Campagnola Buschese, può essere farcita in molti modi. Si ottiene la rustia con la farcitura a base di burro e zucchero. Oppure si può imbottire con il Brus o ancora con la sòma d’aj, ossia strofinando l’aglio sulla parte tagliata ed aggiungendo olio e sale. La Campagnola può essere conservata solo per uno o due giorni.

Scàpa, mnufocc, menni PAT Emilia Romagna

E’ un derivato molto più “fluido” della polenta di castagne (da qui il nome skapa ossia “che scappa dal piatto”). Veniva, e viene consumata, dopo un parziale raffreddamento, o anche fredda, con il latte o la panna. Le materie prime sono costituite da: farina di castagne, acqua, latte e/o panna.

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