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Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
Il Tirulën è un biscotto di grandi dimensioni, rotondo e moderatamente spesso, dal gusto leggermente amarognolo. Il nome ricorda la antica modalità di preparazione, poiché dopo aver preparato la pasta se ne “tirano” dei pezzetti che arrotolati e cotti costituiscono il biscotto finito. Questi biscotti hanno una forma simile a medaglie tonde e, nonostante si abbinino a tutti i vini dolci, la tradizione vuole che siano accompagnati da un ottimo Barbera. Sono biscotti che si possono usare per qualsiasi colazione o merenda, e sono tipici di Isola d’Asti (Tirulën d’Isüla).
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I Tirulën sono preparati con farina, zucchero, latte, burro, nocciole, scorza di limone grattugiata e lievito; hanno una superficie volutamente rugosa e irregolare. Hanno colore dorato e consistenza friabile.
Caratteristiche
- Consistenza: omogenea, croccanti e friabili, superficie screpolata, alveolatura irregolare di medie dimensioni.
- Odore: odore di burro leggero e persistente.
- Colore: interno giallo, superficie dorata.
- Sapore: dolce, leggermente amaro.
- Dimensioni medie: biscotti rotondi regolari, diametro circa 7 cm, altezza quasi 1 cm, ogni biscotto pesa circa 12-14 g.
Metodiche di lavorazione
Gli ingredienti usati per la preparazione del Tirulën sono: farina 00, zucchero, latte, burro, nocciole tritate, lievito in polvere, buccia grattugiata di limone. La preparazione di questo dolce astigiano prevede che venga preparato un impasto, mettendo la farina a fontana ed immergendovi nel vulcano tutti gli altri ingredienti necessari. Si procede ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Se si vogliono fare i Tirulën alla moda antica, si strappano tanti gnocchetti quanti ne vengono dall’impasto e, dopo averli passati nello zucchero, si mettono in forno a 200 °C per una ventina di minuti. I pezzetti di pasta non devono essere schiacciati, poiché si allargano da soli sulla teglia. Dopo il raffreddamento sono pronti per il consumo.
ZONA DI PRODUZIONE
I Tirulën si producono a Isola d’Asti in provincia di Asti.
TRADIZIONALITÀ
I Tirulën hanno una ricetta che data dal 1948, quando furono prodotti per la prima volta da un pasticcere di Isola d’Asti; allora erano impastati a mano e cotti nel forno a legna. La tradizione produttiva continua con gli eredi dell’inventore. Da allora sono sempre stati prodotti, nel 1970 è nata la “Sagra del Tirulen e del Barbera”. Da allora questo biscotto è diventato il biscotto caratteristico di Isola.
Bibliografia
- Mario Busso, Carlo Vischi, Dolce & Piemonte, Associazione Vignaioli Piemontesi, 2000, p. 62.
- M. e R. Portalupi, Vecchio Piemonte A Tavola, Mariotti Publishing, Milano, 2001
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Tajarin PAT
I Tajarin sono una pasta fresca all’uovo e la loro forma ricorda una sottilissima e strettissima tagliatella. Hanno un colore giallo carico ed un intenso sapore per l’abbondanza di uova con cui sono prodotti. Gli ingredienti sono: farina di frumento, uova intere, tuorli, olio e sale.
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MOSTARDA D’UVA O ‘COGNA’ PAT
La mostarda d’uva è costituita da mosto d’uva cotto a cui viene aggiunta frutta di stagione quali: mele cotogne, zucca, pere, fichi, prugne, noci, nocciole tostate, scorza d’arancia e di limone. Essa ha la consistenza di una confettura e il colore scuro è dovuto all’uso del mosto di uva, di solito si tratta di: barbera,…
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Topinambur PAT
Il Topinambur era già conosciuto agli inizi del ‘900 e particolarmente utilizzato quale ingrediente per la Bagna caoda. Nell’areale di Carignano la coltivazione si è andata diffondendo in questi ultimi decenni e questo ortaggio è entrato nella cucina locale per la preparazione di numerose ricette, dagli antipasti ai dolci. Annualmente, in ottobre, si svolge a…