Fave fresche cotte in pignatta PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Fave del Beato Giacomo.

Fave di recente raccolta cotte lentamente in pignatte di terracotta, accanto al fuoco. Si consumano sole , condite con un filo di olio extravergine, oppure accompagnate da squisite cicorielle di campagna. La preparazione risulta estremamente semoplice, consistendo in una lenta cottura delle fave coperte con acqua, all’interno di pignatte in terracotta, come vuole la tradizione popolare. La cottura lenta e graduale, ottenuta accanto al fuoco, assicura l’esaltazione di un gusto decisamente particolare, ottimo abbinato al sapore amaro delle cicorielle di campagna.

TRADIZIONALITÀ

La ricetta in questione ha origine addirittura in una leggenda risalente al 1400 e legata al Beato Giacomo, fulcro della vita religiosa dei Bitettesi; si narra infatti che il frate, in uno dei suoi soloiti momenti d’estasi di preghiera, si sia commosso al punto da lasciar cadere le sue lacrime nella pignatta in cui avrebbe dovuto cuocere le fave fresche per i fratelli del convento; numerose citazioni e raffigurazioni dell’epoca lo rappresentano appunto dinanzi ad un fuocherello su cui cuociono miracolosamente le fave, con la dicitura “Beati voi, Bitettesi, che mangerete le fave cotte nelle dolci lacrime di Fra Giacomo”.

Territorio

Provincia di Bari

Scarcelle PAT

Biscotto dolce di varie forme (ciambelle, cestini, colombe, coniglietti, trecce, ecc.) con la presenza di un uovo sodo incastonato. Può essere decorato con confettini di zucchero, codette colorate o può essere ricoperto con una glassa a base di zucchero.

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Pancotto PAT Puglia

Pane raffermo cotto in acqua condito con olio, consumato tal quale, o con l’aggiunta di aglio e sale, o con verdure, o con legumi. Il pancotto nella sua forma più semplice si prepara facendo cuocere del pane raffermo in acqua bollente. È un piatto della cucina “povera” della Puglia e pertanto consta di numerose varianti…
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Tocchetto PAT

Il Tocchetto è un insaccato della zona di Lucera, ottenuto dal filetto di suino. La carne, tagliata a pezzi regolari, viene condita e lasciata riposare in salamoia con spezie e aromi tipici per una settimana, quindi insaccata in budella naturali, posta a sgocciolare, compressa fra due assi di legno e lasciata stagionare.

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