Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Crapiata, crapriète
La crapiata, in vernacolo locale “crapiète”, è un primo piatto tipico della cucina gravinese a base di cicorielle selvatiche e fave secche.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Ingredienti: Cicorielle selvatiche, fave secche, cipolla, aglio, alloro, olio extravergine d’oliva, sale, peperoncino. Mettere a mollo le fave per un’ora. Successivamente, disporle in una casseruola con acqua, cipolla affettata, qualche foglia di alloro, 2 spicchi d’aglio interi, sale e olio. Lasciar cuocere le fave fino a quando non avranno raggiunto la consistenza di una morbida crema. Nel frattempo, mondare, lavare e lessare le cicorielle selvatiche in acqua salata. Far dorare lo spicchio d’aglio e il peperoncino nell’olio. Quando le cicorielle saranno ben cotte, scolarle ed aggiungerle all’olio fritto, dal quale sarà eliminato l’aglio; aggiungere la purea di fave, lasciando insaporire.
Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Nel libro “Gravina e le sue tradizioni” di Mastrogiacomo Francesco del 1973, a pag. 123, nel raccontare le numerose tradizioni culinarie locali, viene descritta come una minestra preparata con cicorielle e fave secche.
Territorio
Provincia di Bari, in particolare il comune di Gravina in Puglia.
Piattello PAT
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Mustazzueli PAT
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