Sambuca vecchia della Ciociaria PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Liquore dolce a base di distillato di fiori di Sambuco (Sambucus nigra) ed infuso di diverse specie di anice, presentata con una gradazione ottimale di 42°. La Sambuca vecchia Ciociara si caratterizza per un bouquet ormai collaudato da secoli che si esprime al meglio grazie alla ricchezza delle proprietà aromatiche e terapeutiche delle piante utilizzate. La particolare formula degli ingredienti: alcool di ottima qualità, acqua delle fresche limpide sorgenti dei Monti Ernici, zuccheri finissimi altamente solubili, combinazioni di diverse specie di anice e distillato di fiori di Sambuco, le donano un gusto piacevole, marcatamente distinto e aromatico.

Grazie al suo bouquet profumato, oltre che bevuta liscia, risulta ottima accompagnata al caffè, al cioccolato fondente e per preparare ottimi dessert freschi a base di ricotta e cioccolato. Il processo di produzione della Sambuca vecchia della Ciociaria ha inizio con la distillazione dei fiori freschi di sambuco, con aggiunta di acqua delle fresche sorgenti dei Monti Ernici, alcool, zuccheri altamente solubili, diverse specie di anice e altre erbe locali lasciati in infusione per un po’ di tempo. Non è assolutamente prevista l’aggiunta di additivi e addensanti ma solo di zucchero fini ad alta solubilità. Si procede con l’aggiunta di altra acqua e alcool fino al raggiungimento del giusto grado alcolico pari al 42% in volume e all’imbottigliamento.

Storia tradizionale del Prodotto

La Sambuca vecchia della Ciociaria, con il “distillato di Fiori di Sambuco”, è storicamente prodotta presso Collepardo (FR) da un’antica liquoreria locale da sempre appartenente alla famiglia Sarandrea che nel rispetto delle tradizioni produce la Sambuca vecchia secondo una ricetta tramandata ai posteri attraverso un prezioso semplicitario per mano di un paziente Erborista e Fitologo Certosino che studiò attentamente la “Podestas Herbarum et Usum Medendi” riallacciandosi all’Abazia di Montecassino, da cui ebbe origine e vita la famosa “Scuola Salernitana”.

Ed è per questo legame storico che la Sambuca Ciociara è qualificata “Vecchia” perché usa ancora l’antica formula Certosina, dosata sapientemente in ogni suo elemento componente. Già nel 1918, il Molto Reverendo P. Paolo Sarandrea da Collepardo Cappuccino, dopo aver lasciato l’incarico di cappellano militare, riprese i suoi studi prediletti, dandosi con maggior lena e passione, quale Erborista distinto e Fitologo profondo, alla ricerca di Erbe officinali e aromatiche, traendo da esse degli effetti impensati sia nel campo semplicistico che nel campo liquoristico.

Cultore delle glorie e delle tradizioni del suo paese natio, Collepardo, volle mettere in evidenza le virtù decantate da Poeti, Scrittori celebri, delle meravigliose e portentose erbe officinali e aromatiche che abbondano sui Monti Ernici, sui quali il Febronio e Fabio Gori collocano il famoso “Orto del Centauro”. Il P. Paolo Sarandrea si pose allo studio con l’idea precisa di aprirsi una strada sia nel campo fitoterapeutico, che nel campo liquoristico, puntando decisamente su alcuni prodotti, più che speciali, singolarissimi chela Flora Ernica spontanea avrebbe caratterizzato. Ebbe così inizio la Distilleria Sarandrea.

Territorio

Collepardo (FR)

Caciata di Sezze PAT Lazio

Crostata di forma tondeggiante preparata con una pasta frolla a base di uova, zucchero, strutto, farina, buccia di limone e farcita con ricotta ovina. Dall’impasto, lavorato manualmente su tavole di legno, si ricava una sfoglia per rivestire il fondo e i bordi di una teglia imburrata. Sulla pasta si versa il ripieno costituito da ricotta…

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Zafferano della Tuscia PAT Lazio

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Prodotto tradizionalmente nei mesi invernali, il Guanciale dei Monti Lepini al maiale nero si ottiene dalle guance di maiali della razza locale “maiale nero dei Monti Lepini” condite e aromatizzate con pepe, peperoncino, finocchio, timo e rosmarino. Presenta la classica forma triangolare e pezzatura da 0,5 a 1kg. La stagionatura va da 20 a 120…

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