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Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Il liquore è ottenuto da foglie e bacche di alloro. Il sapore è dolce e aromatico, la gradazione alcolica cambia a seconda della ricetta di famiglia; il colore è di un verde intenso o brillante. E’ un liquore digestivo e adatto a combattere il meteorismo. Viene usato tutto l’anno poiché l’alloro è una pianta sempreverde ed in estate può essere servito ghiacciato e allungato con acqua. Il confezionamento avviene in bottiglie da 200 fino a 500 ml.
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Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura
Le foglie di alloro e le bacche vengono lavate e asciugate su un panno di cotone, poi vengono messe in infusione in alcool alimentare al 96-98% per circa 7-8giorni alla luce. Passati i giorni si prepara uno sciroppo con acqua e zucchero che varia a seconda della ricetta di famiglia, si versa nell’infuso e si mescola. Si fa riposare per 24ore al buio e poi si versa nelle bottiglie.
Osservazioni sulla tradizionalità
Il Laurino ha origini antichissime e a seconda delle aree in cui è prodotto esistono innumerevoli varianti, sebbene bisogna tener presente che l’ingrediente principale è comunque la quantità di foglie e bacche di alloro usate per l’infusione.
Territorio di produzione
Intera regione Campania
Melata di fichi del casertano PAT Campania
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La mielata di fichi veniva usata al posto del miele già nel III secolo a.C. e nel II d.C. dalle classi romane meno abbienti. Resti di questo prodotto sono state scoperti in barattoli negli scavi di Ercolano e Pompei distrutte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Nei loro trattati ne parlano Apicio, Columella, Plinio il…
Panzetta PAT
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Preparazione ottenuta con carne di manzo, lo strato compreso fra le costole e la pleura, con un ripieno di formaggi misti, salame, ritagli di prosciutto ed altri salumi, tuorlo d’uovo sodo e sale, cotta nel forno e servita con verdure; in alternativa alla carne, si può utilizzare la cotica, opportunamente sgrassata per bollitura.
Prigiotto PAT
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Il “Prigiotto”, quanti sanno cosa è ? E’ il nome nostrano e storico del ben più celebre culatello.Cosi ,infatti, viene denominato in modo particolare nelle aree interne della Campania, in special modo nel Sannio. Del Prigiotto si hanno testimonianze storiche negli annali del 1700 in vari monasteri sanniti e non solo.