Sidro di mela Annurca PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Bevanda idroalcolica ottenuta dal succo di mela annurca. Ha gusto fine, secco, fresco per la giusta acidità conferita dalla mela annurca, con scarso contenuto di polialcoli e quindi poco morbido, con tenore alcolico compreso fra i 6 ed i 7 gradi; profumo fruttato, floreale, erbaceo secondo la fase di maturazione. Viene imbottigliato nelle bottiglie per spumante chiuse da sugheri idonei e gabbiette metalliche.

Metodiche di lavorazione

Il prodotto di partenza è la mela annurca, coltivata sin dall’età classica sulla fascia litoranea del golfo di Napoli e sul litorale flegreo, per poi espandersi nelle aree interne, tutte caratterizzate da terreni di origine vulcanica ad elevatissima fertilità minerale, il che conferisce ai frutti inconfondibili caratteristiche organolettiche. Le mele maturate in melaio sono macinate con una macchina apposita, intere, o con una pigiadiraspatrice modificata (con i rulli distanziati in modo da permettere il passaggio della polpa per intero). La polpa ottenuta viene immediatamente posta in torchi (della tipologia utilizzata per il vino) per evitare l’imbrunimento e quindi posto in damigiane da 54 litri, o in fermentini in acciaio inox, dove il succo non filtrato fermenta per 2 settimane. Vengono usati gorgogliatori o altri metodi per evitare l’acetificazione. Al termine della fase di fermentazione il prodotto viene filtrato ed imbottigliato. A fine fermentazione si può aggiungere dello zucchero (3-4 grammi per 0,75 litri) per ottenere un prodotto frizzante; il prodotto è pronto per il consumo dopo una settimana, dopo due settimane se si è aggiunto lo zucchero.

Osservazioni sulla tradizionalità

Il sidro è una bevanda di origini antichissime, ampiamente diffusa nelle civiltà egizie, greca e romana, laddove era diffusa la coltura del melo. Soppiantato dal vino nell’area mediterranea nel medioevo, la tradizione del sidro è rimasta negli areali dove la coltura del melo ha continuato a prosperare per le favorevoli condizioni pedoclimatiche. In particolare il sidro di mela annurca è stato prodotto e consumato nell’area con continuità, essendo anche un modo per utilizzare le eccedenze produttive ed i frutti esteticamente meno pregiati (per pezzatura o deformità. In particolare il prodotto ebbe un notevole sviluppo negli anni 1944 e 1945, quando l’esercito americano di stanza nell’area dopo la liberazione ne rappresentò un formidabile mercato di sbocco.

Territorio di produzione

Province di Napoli e Caserta, ed aree delle altre province interessate alla produzione della mela annurca tradizionale


Pasticcio caggianese PAT Campania

La tradizione locale fa risalire la ricetta del primo pasticcio caggianese risale ad un gruppo di massaie che, all’inizio del XIX secolo, partirono da Caggiano per prestare servizio a Palazzo Reale a Napoli. Le abili cuoche avrebbero “rubato” quella che in origine doveva essere una ricetta francese (tipo quiche lorraine). Trapiantata a Caggiano, la torta…

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Melone napoletano PAT Campania

In tutto il Napoletano, con particolare concentrazione nell’agro Acerrano-Nolano, si coltivano da secoli due varietà di melone. Quello giallo, detto “capuaniello”, è, per l’appunto, di colore giallo ed è caratterizzato da un’elevata capacità di conservazione: pur raccogliendosi fra settembre ed ottobre, infatti, si consuma prevalentemente durante l’inverno ed in particolare nelle feste natalizie. L’altra varietà,…

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Fagiolo zolfariello PAT Campania

Ecotipo locale ad habitus indeterminato con seme di forma ovoidale-allungato, di piccole dimensioni, di colore paglierino chiaro, con una caratteristica nota zolfigna nel sapore; il baccello è di dimensioni medie, giallo crema a maturazione cerosa e giallo paglierino a maturazione piena, coltivato su file, tipicamente consociato a mais il cui stocco funge da tutore.

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