Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
La roncoletta labicana è una varietà di pisello che si caratterizza per la forma particolarmente incurvata del baccello che viene coltivata nella zona di Labico. Nella prima metà del Novecento la produzione della roncoletta godeva di una grande notorietà, tanto che durante gli anni Trenta (in pieno regime fascista) l’area fu destinata a zona sperimentale per accrescere la produttività di questo legume. Inoltre, negli stessi anni venne istituita la tradizionale Sagra dei Piselli che si svolge all’inizio del mese di giugno: si preparava una sfilata di carri decorati per l’occasione e ci partecipava tutta la popolazione di Labico. Dopo gli anni del boom economico, venendo a mancare la tradizione contadina si abbandonò anche la coltivazione della roncoletta.
Ancora oggi la coltivazione viene descritta come difficile e faticosa; la semina avviene in piccoli orti sostenendo la pianta con la tecnica dell’infrascatura, ovvero l’uso di sostegni di legno. A livello paesaggistico questa tecnica ha conferito un particolare aspetto agli orti- giardino presenti nel paese. La raccolta del prodotto fresco avviene nel mese di giugno oppure i baccelli vengono lasciati essiccare per la conservazione. La pianta è una leguminosa annuale con altezza di circa 50 centimetri e che presenta un portamento eretto o semieretto; gli steli sono ramosi e tendono ad arrampicarsi. I baccelli contengono dai 7 ai 12 semi tondeggianti di colore che varia dal beige al verde chiaro. La roncoletta presenta un odore vegetale ed un sapore dolce e sapido; come legume ha una buona consistenza e tende a rimanere integra dopo la cottura.
In cucina si usa soprattutto nella preparazione di zuppe e creme. La quantità di roncoletta prodotta è molto limitata e, senza supporto, rischia di scomparire. Infatti, ad oggi si sta cercando di avviare un progetto volto al recupero di questo prodotto che lentamente sta ricominciando ad essere coltivato in piccoli appezzamenti.
Territorio di produzione
Labico (ROMA)