Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Dolce a base di farina, uova, zucchero, lievito di birra, sambuca, buccia di limone grattugiata, acqua, olio extravergine di oliva o strutto. Presenta forma a otto, colore marrone con superficie lucida e sapore dolce.
METODO DI PRODUZIONE
Tutti gli ingredienti vengono miscelati a mano in un recipiente o per mezzo di una impastatrice. L’impasto viene fatto lievitare a temperatura ambiente per circa 5-6 ore, o comunque, fino a quando non ha raddoppiato il proprio volume. Viene recuperata una parte dell’impasto per farne delle palle di circa mezzo chilo, disposte sulle teglie, vicine a due a due. Si spennellano le forme con uovo e si cuociono in forno a 120 o 200°C rispettivamente per 45 o 30 minuti.
CENNI STORICI
Le Pagnottelle di salatuoro di Sezze legano la loro produzione ad una antica tradizione, ossia la benedizione del pane nel giorno dell’Assunta. Si tratta di un rito pagano, passato ed adattato alla ritualità cristiana. Durante l’impero di Augusto, infatti, nel giorno delle idi a lui dedicate, venne istituita una festa per celebrare il pane prodotto dal nuovo raccolto di grano. Il rito venne ripetuto per molti secoli fino ad arrivare al Seicento, quando la Chiesa Cattolica trasformò la festa pagana nel rito cristiano dell’Assunta. A Sezze la pagnotta di pane portata sull’ara sacrale si trasformò presto in un dolce che prese il nome di “pagnottella”. Il dolce veniva esposto dalle famiglie lungo il percorso della processione e poi consumato in casa o nelle scampagnate fuori città per la festa di Ferragosto. Oggi la produzione è occasionale, dalla primavera fino all’autunno, mentre è costante ad agosto, specie in corrispondenza della festa dell’Assunta.
Territorio di produzione
Sezze (LT)