Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Dolce a base di mandorle dolci macinate, zucchero, chiara d’uovo e succo di limone. Presenta forma semisferica schiacciata ed un peso di circa 30 grammi. Alla base della pasta viene disposto un disco di ostia, mentre sopra viene distribuito lo zucchero. La sua particolarità è quella di restare morbida all’interno e friabile e croccante all’esterno.
METODO DI PRODUZIONE
In un recipiente si amalgamano tutti gli ingredienti aggiungendo un po’ alla volta la chiara d’uovo, fino ad ottenere un impasto di media consistenza che, messo sull’ostia, rimane fermo. Si distribuisce l’impasto sulle ostie disposte in una teglia infarinata, si ricopre di zucchero e si cuoce al forno a 200- 260°C per 40 minuti circa.
CENNI STORICI
Il mandorlo è sempre stato presente nel territorio di Maenza, Sezze e Latina, spesso in consociazione con olivo e vite. Amato dagli antichi Romani che ritenevano i suoi frutti un rimedio efficace contro l’ubriachezza, ulteriormente valorizzato in epoca carolingia, perché considerato una pianta che donava un cibo completo, dalle proprietà stimolanti e curative. Sembrerebbe che siano stati gli Arabi a scoprire il segreto di lavorare le mandorle tritate con albume d’uovo e miele (poi sostituito dallo zucchero), e ad inaugurare la grande cultura dei dolci di mandorle. Un tempo le Paste di mandorle erano offerte solo in occasione di feste e cerimonie; oggi le pasticcerie locali le producono in tutti i periodi dell’anno.
Territorio di produzione
Provincia di Latina: Latina, Maenza, Sezze