Vini di Sicilia
SALAPARUTA DOP

“Salaparuta” è una Denominazione di Origine Protetta che identifica i seguenti vini: Bianco, Rosso, Rosso riserva e Novello. Inoltre, ne fanno parte alcune produzioni monovitigno: Inzolia, Grillo, Chardonnay, Catarratto, Nero d’Avola (anche nella tipologia Riserva), Merlot (anche Riserva), Cabernet Sauvignon (anche Riserva) e Syrah (anche Riserva).

Uvaggio

Il Salaparuta bianco è prodotto con uve provenienti da vigneti con almeno il 60% di vitigno Catarratto. Nel Rosso e Rosso riserva, invece, è richiesto un 65% di Nero d’Avola. Quest’ultimo è presente anche nel Novello (per almeno il 50%) unito a Merlot (minimo 20%). Tutte le varianti con indicazione di vitigno, invece, richiedono che questo rappresenti almeno l’85% dell’uvaggio. Infine, in tutte le produzioni è consentito utilizzare, fino a concorrenza delle quote mancanti, anche altri vitigni a bacca analoga, non aromatici, idonei alla coltivazione in Sicilia.

Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche

Il Bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 12% vol.) si presenta giallo paglierino, con odore fine ed elegante e sapore tipico e delicato. Il Rosso, invece, ha una colorazione piuttosto intensa, accompagnata da un odore gradevole e fine e da un gusto armonico e strutturato. Nella variante Riserva (14% vol.) l’aspetto si fa rubino carico, l’odore è intenso e armonico e il sapore ricco, corposo e speziato. Anche il Novello (11,5% vol.) si presenta rosso rubino e manifesta un odore intenso, fruttato e caratteristico e un sapore sapido e morbido. Le produzioni monovitigno si distinguono per caratteristiche organolettiche del tutto peculiari, descritte con precisione all’interno del disciplinare.

Zona di produzione delle uve

La zona di produzione coincide con il solo comune di Salaparuta, in provincia di Trapani. Un’area collinare affacciata sulla Valle del Belice e caratterizzata da un tipico clima mediterraneo.

Specificità e note storiche

Il territorio di Salaparuta, vista la ricchezza idrica, è stato da sempre al centro di conflitti tra le diverse popolazioni che hanno abitato e dominato la Sicilia. Di questo ne ha risentito molto anche la viticoltura, che si è affermata come frutto di stratificazioni successive, con forti influenze greche, cartaginesi e romane.

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