Miele del Monte Rufeno PAT del Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Miele millefiori di bosco e sottobosco. Le essenze bottinate dalle api sono soprattutto erica, castagno, trifoglio (Alessandrino, Repens, Pratense), acacia, corbezzolo, sulla e lupinella, di cui l’ambiente di produzione è particolarmente ricco. Il prodotto presenta colore giallo più o meno chiaro, consistenza da liquido a cristallizzato a seconda delle essenze nettarifere maggiormente presenti e sapore dolce e delicato. La produzione ha inizio a giugno e si protrae fino alla metà di agosto.

METODO DI PRODUZIONE

Dagli alveari vengono recuperati i melari quando i favi sono opercolati per una superficie non inferiore all’80% (al fine di garantire un basso tasso di umidità). In laboratorio di smielatura vengono eseguite tutte le operazioni di estrazione del miele, partendo dalla disopercolatura, operazione manuale compiuta su un banco disopercolatore mediante forchetta o coltello disopercolatore che taglia i lembi cerei che ricoprono ogni favo.

Segue il recupero del miele d’opercolo dalla vasca di raccolta e la centrifugazione. I favi disopercolati vengono disposti all’interno della centrifuga dotata di un motore monofase per filtrazione. Il miele prodotto viene filtrato facendo passare la massa attraverso un filtro rigido a setaccio che consente l’eliminazione di sostanze estranee. A questo punto il miele viene sottoposto alla decantazione (o maturazione) nei maturatori per 15-30 giorni, al fine di far depositare altre sostanze estranee.

CENNI STORICI

La qualità del Miele di Monte Rufeno è stata premiata già nel 1995 con attestato di qualità nel concorso “De mel de sud Europa” (Almodovar – Portogallo); nel 1997 con il premio “R. Franci” (Montalcino-Siena); e nel 2001 attestato di qualità XXI° concorso Grandi Mieli d’Italia “Premio Giulio Piana”.

Territorio di produzione

Provincia di Viterbo: Acquapendente. Gli alveari sono siti all’interno della Riserva Naturale di Monte Rufeno

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