Castagna “ufarella” o “vofarella” PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Castagna con buccia lucida di colore chiaro, con evidenti striature più chiare; forma tipica, piatta su un lato e convessa sull’altro; dimensione media 65/70 castagne/Kg in media. Tegumento interno facilmente separabile anche a crudo, sapore tipicamente dolce; anche da cruda; si presta molto bene alla preparazione di dolci e farinate. Il seme è profondamente settato e l’episperma ha andamento irregolare. La piumetta è allungata ed evidente.

La pianta viene riprodotta innestando selvatici con marze scelte nella zona dai castanicoltori secondo la tecnica della selezione massale; non esiste prodotto vivaistico in commercio. Le piante sono di grandi dimensioni, raggiungendo frequentemente un’età plurisecolare . Mediamente sensibile a cancro della corteccia ed al cinipide, che ha portato spesso ad interventi radicali di riforma della chioma e reinnesto. la coltivazione avviene secondo le metodiche tradizionali, con metodo fortemente estensivo ed inerbimento naturale permanente; non viene effettuata concimazione e trattamenti fitosanitari con principi attivi chimici. La maturazione avviene a metà ottobre; in post raccolta viene effettuato un trattamento per immersione in acqua per 10 giorni, quindi vengono asciugate al sole e conservate in luoghi freschi ed aereati, fino a fine febbraio

La castagna Ufarella potrebbe essere una delle varietà pregiate che Plinio colloca in Campania, in particolare la Tereiana: “Sono più buone da mangiare se tostate; vengono anche macinate e costituiscono una sorta di surrogato del pane durante il digiuno delle donne» Poi distingue sei varietà pregiate di diverse zone, indicandone le qualità: “Le tarantine sono facili da masticare e leggere da digerire e hanno forma piatta. Più tondeggiante è la cosiddetta balanitide facilissima da mondare, si stacca spontaneamente dalla buccia senza residui. Piatta è anche la salariana, mentre la tarantina è meno flessibile, la corelliana è più pregiata e così anche la tereiana, una varietà che da essa deriva con un procedimento di cui parleremo a proposito degli innesti, la cui scorsa rossastra la fa preferire alle varietà triangolari ed alle nere comuni, dette da cottura. Terra d’origine delle qualità più pregiate sono Taranto e in Campania, Napoli. Tutte le altre specie sono fatte crescere per servire da cibo ai maiali, poiché la buccia si riproduce con scrupolo anche all’interno dei frutti” (Gaio Plinio Secondo detto Plinio il Giovane. 77-78 d.C. – Naturalis Historia, luogo di pubblicazione sconosciuto, XV e XVII libro in Botanica). Plinio fa riferimento ai culti femminili di Cibele, di Cerere e di Iside, in cui era proibito l’uso di cereali, sostituiti con pane di castagne (fonte Wikipedia). Il mercato è regionale, anche se il prodotto viene riconosciuto in ambito locale e provinciale. Si utilizza oltre che in pasticceria per minestre, con fagioli e porcini, e per condire le tagliatelle; un piatto tradizionale è la zuppa di “allesse”, con le castagne lessate in acqua con foglia di alloro.

Territorio di produzione

Area dei monti Trebulani (CM Monte Maggiore); comuni di Pontelatone, Formicola, Liberi, Roccaromana; in particolare nell’area denominata “Campole”, tutti in provincia di Caserta

Patann’ e cicc PAT

Piatto tradizionale, presentato in piatto singolo o zuppiera avente come base questa specie di purè di patate e fagioli condito al centro con peperoni fritti o con peperoni secchi fritti (cruschi). Dalle “Patate di Monte San Giacomo”, dai fagioli e dalla polvere di peperone dolce (peperone sciuscillone), ed olio, si è sempre ottenuta una ricetta…

Continua a leggere

Carciofo di Castellammare PAT Campania

Il carciofo di Castellammare, detto anche “violetto di Castellammare” è un carciofo inerme, ossia privo di spine, con grandi infiorescenze, rotonde e globose; le brattee, ossia le foglie commestibili, sono di un colore tendente al rosa che sfuma nel violetto. Questo carciofo tipico della provincia di Napoli, in particolar modo del comune di Castellammare, è…

Continua a leggere

‘nfrennula PAT Campania

Si produce nella zona di Sant’Agata de Goti, Durazzano, Dugenta, Limatola, in provincia di Benevento. Si tratta di un Tarallo salato dalla caratteristica forma ad otto, di forma irregolare. Il colore è dorato con richiami bruni ed evidenza della lucentezza tipica dell’olio extravergine di oliva. il diametro è di circa 5 cm.

Continua a leggere

Diventa anche tu ViVi Greeners Conosci la Castagna vofarella prodotto Campano?
Aiutaci nel nostro progetto, se hai curiosità, immagini o vuoi aggiungere una descrizione del prodotto.
SCRIVICI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *