Scazzatiello o cavatieddu PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Il comune di Castel San Lorenzo, in provincia di Salerno, è la patria dello “scazzatiello”, detto anche “cavatieddu”, un tipo di pasta fatta a mano che ricorda, nella forma, una piccola valva di conchiglia, ma con una concavità centrale molto pronunciata.

Gli scazzatielli derivano, probabilmente, dai dagli antichi “cavatielli” a loro volta derivanti dagli gnocchi medievali; tradizionalmente la ricetta voleva come ingredienti dell’impasto farina di grano duro, acqua, olio e sale, oggi, invece, si mischiano la farina di grano duro con quella di grano tenero e con uova fresche, olio extravergine di oliva, sale fino ed acqua.

Ancora oggi si segue il procedimento tradizionale: la farina viene ammucchiata sulla spianatoia e vi si apre una cavità centrale, a mo’ di vulcano, nella quale si aggiungono uova, olio ed un pizzico di sale.

L’impasto viene poi lavorato a mano aggiungendo, di volta in volta, l’acqua necessaria, la pasta si lavora fino ad ottenere un composto sodo e liscio, che deve essere lasciato a riposo per circa un’ora, fino ad ottenere un panetto elastico e compatto, che viene tagliato in sezioni successivamente lavorate fino a diventare dei cilindri di pasta, del diametro di circa un centimetro, che vengono tagliati in tocchetti quadrangolari.

I tocchetti vengono separati con l’ausilio di un po’ di farina e poi lavorati con tutte e due le mani, a coppie, schiacciando con i pollici e roteandoli nei due sensi.

Si ottengono, così, gli “scazzatielli”. L’ultima operazione richiede una certa abilità ed è, probabilmente, quella che dà il nome a questo tipo di pasta è l’atto dello “schiacciare” cioè “scazzare”. Dopo essere stati lasciati essiccare per un tempo variabile dipendente dalla stagione e dal conseguente grado di umidità, per poi essere cucinati con il tradizionale ragù di castrato.

Territorio di produzione

Castel San Lorenzo (SA)

“Sagra della Scazzatiello Castellese” a Castel San Lorenzo. Mese di Luglio

Cibo, musica e buon vino saranno gli ingredienti di un evento che mette al centro lo scazzatiello, simile al cosiddetto “cavatiello” ma con una preparazione diversa. Il sugo, manco a dirlo, sarà quello di castrato. Il menu della sagra prevede: antipasto, scazzatielli al sugo, scazzatielli zucca e salsiccia, curieddu e marzafegatu, salsiccia e patatine, contorno, dolce, pane, vino e acqua.

Susamielli PAT Campania

Anche i susamielli fanno parte dei dolci della tradizione natalizia campana; diffusissimi in tutta la regione, sono dei biscotti duri di forma rotonda o a esse, che, preparati in casa, venivano serviti al mattino del giorno di Natale insieme ai raffioli, ai mustaccioli ed ai roccocò. La ricetta dei susamielli dice che dopo aver impastato…
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Folloviello PAT Campania

I follovielli sono dei fagottini di foglie di agrumi ripieni di uva sultanina e di arancia condita; sono una specialità della penisola Sorrentina, dove sono chiamati anche “follarelli” o “fogliarelli”. Sono preparati da novembre a gennaio e il loro procedimento di preparazione vuole che l’uva sia bollita nel vino e che venga avvolta insieme a…
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Fusillo di felitto PAT Campania

U’ fusillu prodotto a Felitto, in provincia di Salerno, è un cilindro di pasta cavo, lungo dai 18 ai 22 cm che si prepara a mano, utilizzando uova, farina, sale acqua, olio d’oliva, e l’ausilio di un ferro sottilissimo a 4 facce.La sua origine è antichissima e legata ad una leggenda: si narra che nel…
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