Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Il 19 marzo, giorno della festa del papà e di San Giuseppe, è tradizione in tutta la Campania consumare un dolce che si chiama, per l’appunto “zeppola di San Giuseppe”. Diffuso a partire dall’800, è una versione dell’antichissima zeppola fritta, un piatto povero, che viene arricchito, in onore del papà, con crema e amarene. Si prepara con un impasto di semplice pasta bigné che, con una forbice a stella, viene diviso in ciambelle con un buco molto stretto che vanno fritte in olio caldo. Al termine della frittura le ciambelle asciugate vengono guarnite con crema e amarene e cosparse di zucchero a velo. Oggi esiste anche una versione più “dietetica” della zeppola, cotta al forno anziché fritta.
Territorio di produzione
Intera regione Campania
Pane di Iurmano PAT Campania
Scanata del Sannio PAT Campania
La metodologia di produzione è ampiamente diffusa in tutte le aree rurali del Sannio; alcuni fanno risalire l’etimologia della parola scanata dal greco ìscanan = raffreddare; in realtà sembrerebbe più logica la derivazione della parola scanata dalla contrazione di scanestrare, quindi “estrarre dal canestro” dato che proprio questa fase viene definita dai panificatori come “scanare”.
Sfogliatella Santa Rosa PAT Campania
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