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Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
La lardiata é una preparazione di pasta di semola rimacinata fatta a mano, di consistenza ruvida e porosa, condita con un sugo il cui ingrediente principale é il lardo affumicato, che conferisce al piatto un intenso sapore di carne.
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Per la preparazione di questo piatto, in una padella con olio extravergine di oliva, si fanno soffriggere cipolla, aglio e pezzi di lardo affumicato di produzione propria, ottenuto da suini allevati e macellati esclusivamente nel territorio interessato alla produzione. Dopo 5-6 ore di cottura vi si aggiunge la passata di pomodoro e si continua a fuoco lento fino a far restringere il sugo con cui verrà condita la pasta fatta a mano, secondo I’antica tradizione.
La lardiata é un piatto tipico della cucina dell’alta Irpinia, che prende il nome proprio dal suo ingrediente principale: il lardo, prodotto ed affumicato rispettando la tradizione che vanta una storia di oltre quarant’anni.
Territorio interessato alla produzione
Comuni di Nusco, Sant’Angelo dei Lombardi (AV)
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Spantorrone di Grotta PAT Campania
Lo spantorrone è un dolce tradizionalmente preparato in provincia di Avellino, la cui ricetta viene tramandata nelle famiglie produttrici del comune di Grottaminarda, come ricorda il suo nome completo che è, per l’appunto: spantorrone di Grotta. è un tipo particolare di pantorrone, caratterizzato da una particolare friabilità, e dal fatto che, nel momento in cui…
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Carne di suino di razza casertana PAT Campania
La casertana è universalmente riconosciuta come una tra le migliori popolazioni suine autoctone italiane, anticamente definita dagli esperti “l’orgoglio suino italiano”. Nel 1899 il prof. Baldassarre, dell’allora Regio Istituto Superiore per l’Agricoltura di Portici, esaminando antiche raffigurazioni di suini e cinghiali rinvenute negli scavi archeologici di Capua, Pompei ed Ercolano, suppose di individuare le caratteristiche…
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Scanata del Sannio PAT Campania
La metodologia di produzione è ampiamente diffusa in tutte le aree rurali del Sannio; alcuni fanno risalire l’etimologia della parola scanata dal greco ìscanan = raffreddare; in realtà sembrerebbe più logica la derivazione della parola scanata dalla contrazione di scanestrare, quindi “estrarre dal canestro” dato che proprio questa fase viene definita dai panificatori come “scanare”.