Provola PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia

Formaggio a pasta filata a forma di pera.

Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura

Il latte portato alla temperatura di 37°C si fa coagulare mediante l’aggiunta di caglio d’agnello, per circa 60 minuti. Dopo di che avviene la rottura della cagliata fino a fargli assumere un aspetto granuloso. Durante la rottura viene aggiunta acqua ad una temperatura di circa 80°C. Lasciata riposare per circa 10 minuti avviene la precipitazione della cagliata sul fondo della tina facendo affiorare così il siero del latte. La cagliata che è rimasta nella tina viene tirata fuori manualmente e fatta riposare per un periodo medio di 24 ore, da questo momento inizia il processo naturale di acidificazione. Successivamente con l’aggiunta dell’acqua calda inizia la filatura e viene lavorata fino ad ottenere una massa ben amalgamata. Una volta strizzata, in modo da far uscire il siero, viene tagliata a pezzetti dalle dimensioni desiderate.

Ogni pezzetto verrà lavorato fino ad ottenere una forma a pera ed immersa in salamoia satura per un periodo dipendente dalla pezzatura. Ottenuta la caciotta viene legata ad una estremità e posta a cavallo di una trave di legno in locali freschi e ventilati.

Materiali e attrezzature specifiche utilizzate per la preparazione e il condizionamento

Tradizionalmente venivano usate le attrezzature in legno quali la rotula, tina di legno ecc. Oggi viene prodotta in caseifici adeguati al D.P.R. 54/97 che usano attrezzature in acciaio inox.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: La Provola viene prodotta nel territorio dei Monti Sicani da sempre, ed anche oggi nonostante l’uso di attrezzature moderne viene ottenuta rispettando le tecniche tradizionali

Territorio di produzione

Monti Sicani, Cammarata, S. Giovanni Gemini.

Vastedda Palermitana PAT

: La vastedda palermitana prodotta con tecniche tradizionali prevede la
coagulazione del latte in una tina di legno a 35°C con caglio in pasta di agnello. La cagliata viene fatta
spurgare con l’ausilio di un particolare recipiente di legno, “cisca”, viene poi cotta sotto scotta per circa 4
ore, dopo viene posta su un graticcio…

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Nocciole dei Nebrodi PAT Sicilia

Intorno al 1890, in conseguenza del perdurare della crisi della gelsicoltura, sulle pendici della media e alta collina si assistette alla diffusione di un altro protagonista del paesaggio agrario nebroideo, ossia il nocciolo; questa coltura, già presente in passato nel territorio tortoriciano, grazie alla sua facilità di adattamento, al suo apparato radicale molto fitto e…

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