Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Il frutto che viene ottenuto in questo areale è di particolare fragranza e serbevolezza con caratteristiche organolettiche, superiori a quelli di altra provenienza. La produzione più consistente è quella primaverile che comunque si presenta più ritardata di circa un mese rispetto alle produzioni costiere, le altre produzioni (bianchetti e verdelli) sono di quantità limitata. La produzione verdellifera che non viene raccolta o che non può essere raccolta perchè non pronta per mancanza di turgore e pezzatura, da origine nella primavera successiva alla particolare produzione dei bastardoni che si prestano
non solo per la spremitura sui cibi ma anche al consumo diretto.
Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura:
Come detto prima la natura del terreno e il particolare microclima sono basilari per l’ottenimento di questo prodotto. Lo scarso apporto irriguo condiziona chiaramente le cure colturali da eseguire nel limoneto, quindi, i concimi minerali azotati vengono utilizzati in maniera limitata, le lavorazioni del terreno sono mirate al contenimento delle perdite idriche, la potatura viene eseguita per ottimizzare alle ridotte capacità vegetative l’apparato fogliare delle piante.
Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Dall’inizio del 1900 fino agli anni 60 questo prodotto era commercializzato fresco da operatori del messinese con il marchio “Limone di Pettineo”, il carattere distintivo che più interessava questi era la resistenza ai lunghi tempi di trasporto che il prodotto doveva sopportare per arrivare sui mercati dei paesi europei
Territorio di produzione
Pettineo, Tusa.
Maccu di grano o di favi PAT Sicilia
Purea di grano condita con olio extravergine di oliva. Schiacciare il frumento per togliere la prima
sfoglia e poi far cuocere.