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Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Esiste una vecchia mandorlicoltura, con sesti disomogenei, con tante varietà a guscio duro che prendono il nome commerciale di “Palma-Girgenti”, oggi denominata mandorla corrente; la nuova mandorlicoltura, invece, ha sesti regolari ed è basata su poche cultivar a guscio semipremice ed alta resa in sgusciato.
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Tutte le cultivar siciliane hanno un più elevato contenuto in grassi, amigdalina e zuccheri rispetto alle mandorle californiane, che conferiscono ai derivati dolciari un sapore unico ed inimitabile. Altra caratteristica saliente è l’assenza di alfatossine nei frutti, dovuta sia al clima che alle tecniche di coltivazione.
Descrizione delle metodiche di ottenimento del prodotto
La raccolta delle mandorle avviene nei mesi di agosto-settembre e può essere sia manuale, “bacchiatura”, che meccanica. L’asciugatura avviene al sole per circa tre giorni, successivamente il prodotto viene conservato nei magazzini in attesa di essere sgusciato e, se occorre, pelato. La commercializzazione avviene principalmente allo stato sfuso in sacchi da kg 25.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Non esistono strutture atte a valorizzare la suddetta produzione, va detto che parte di essa viene assorbita da piccoli laboratori artigianali di pasticceria molto diffusi nella zona.
Territorio di produzione
Tutta la Sicilia, in particolare la provincia di Agrigento, Enna e Caltanissetta.
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Ricotta iblea PAT Sicilia
La storia della ricotta iblea è ampiamente illustrata dallo storico Antonio Uccello. L’autore cita “La descrizione della città e del territorio di Noto” del 1813, dove si fa riferimento ad una fiorente produzione non solo di caciocavalli ma anche di ricotta fresca e salata. Uccello descrive minuziosamente la lavorazione della ricotta e gli utensili tradizionali…
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Stigghiola PAT Sicilia
In alcune zone come nel palermitano la “stigghiola” è fatta semplicemente con le budella d’agnello condite con cipolla, prezzemolo, sale e pepe e cucinate alla griglia. Ancora oggi a Palermo, le “stigghiola” vengono arrostite alla brace per le strade della città.
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Fichidindia PAT Sicilia
Il ficodindia venne introdotto in Sicilia alla fine del sedicesimo secolo dagli Spagnoli, come riporta lo storico Denis Mack Smith nel suo “History of Sicily” “Medieval Sicily 800” 1713, assieme ad altre importanti piante come il pomodoro dal Perù e il tabacco dal Messico. Quello più comunemente usato era il ficodindia proveniente dall’America Tropicale, una…