Comune di REALMONTE Agrigento Sicilia

  • Regione: Sicilia
  • Provincia: Agrigento (AG)
  • Zona: Italia Insulare
  • Popolazione Residente 2022: 4.384 (M 2.161, F 2.223)
  • Densità per Kmq: 223,5 Superficie: 20,41 Kmq
  • CAP 92010 Prefisso Telefonico 0922
  • Codice Istat 084032 Codice Catastale H205
  • Denominazione Abitanti realmontesi
  • Santo Patrono: San Domenico Festa Patronale: 8 agosto

Origini del Nome

Probabilmente è un composto di tipo normanno (ossia con l’aggettivo anteposto al nome) e deriva da Mons regalis, ossia “monte regale”.

Storia

Uno dei vasti feudi posti nelle adiacenze del fiume Mendola, nell’ultimo suo corso prima di sfociare nel Mediterraneo. Nel medioevo siciliano, questi feudi appartennero a diverse nobili casate dopo la liberazione della Sicilia dal dominio arabo. La Famiglia che ebbe per prima dopo quel periodo la baronia dei feudi in fiume Mendola all’inizio del 1300 fu quella dei Baroni Colletorto di Noto, che successivamente risiedettero anche a Castrogiovanni (attuale Enna). Proprio l’attuale contrada di Realmonte, prese il nome di Colletorto alias in fiume Mendola in onore della casata baronale cui era stato investito il feudo. I baroni Colletorto si estinsero nella famiglia dei Mirabella, potente casata dell’Ennese e del Siracusano. In seguito i feudi del fiume Mendola si trasmisero al Barone Giovanni Mirabella, morto in giovane età nel 1577. Gli successe il parente a lui più prossimo Don Giuseppe Suriano Barone di Ramursura nel 1580, che si prodigò nel rilanciare la produttività agricola e ittica del posto, avviando una lenta ma continua immigrazione di contadini provenienti dai feudi di Ramursura, Gasba, Mirabella Imbaccari ecc. verso le terre del fiume mensola e della sua costa mediterranea. Avviò la ristrutturazione delle postazioni di guardia costiera.

La Casata dei Suriano d’origine Catalana (Sorianos, poi divenuti Suriano), fu imparentata con i Reali d’Aragona e giunse in Sicilia sbarcando con proprie milizie nel territorio compreso tra Partinico e Palermo, su diretto mandato di Pietro III d’Aragona in soccorso alla popolazione della grande isola mediterranea ribellatasi ai francesi “Angiò” nel 1282, di cui rimane memoria nei famosi “Vespri siciliani”, a ragione dei notevoli soprusi subiti dalla popolazione da parte dei nobili francesi. I Suriano, grandi d’Aragona e Catalogna, “Fueros de Aragón”, ottennero mandato di Baronia del Regno e governarono come conti della Marca (Marchesi) la Valle del Gela, quella del Dittaino e del Caltagirone, ottenendo anche la sovranità sui numerosi feudi dei gerosolimitani compresi tra Piazza Armerina, Adernò (attuale Adrano), Lentini e fino ad Agrigento. Furono Magistrati e capitani di giustizia di numerose città. Il ramo di Don Giuseppe deriva da quello di Piazza Armerina che ivi si stabilì attorno al 1300, giungendo poi a Castrogiovanni attuale Enna, avendo anche vasti possedimenti nel territorio di Calascibetta. Il ramo principale detenne un potere ducale sui capitoli gerosolimitani di S.Andrea e Sant’Elia, con ampio mero e misto impero. Don Giuseppe Suriano dotò i feudi della Mendola alla figlia donna Caramanna con vincolo di fedecommesso testamentario imposto dal Capo della Casata:Don Angelo Antonio Achille III, che la obbligava alla trasmissione del cognome alla prole ed all’obbligo dell’investitura, che donna Caramanna non riuscì ad adempiere in vita e che fu causa di dispute dinastiche. Il figlio di Donna Caramanna Don Pompilio Petruso Suriano cedette al Duca Domenico Monreale il Feudo di Colletorto, senza tuttavia anche lui aver ottemperato ai doveri previsti dal fedecommesso testamentario. L’attuale città di Realmonte nasce grazie ai Monreale, Duchi di Castrofilippo. Il Duca Domenico Monreale, che acquistò il 14 agosto 1681 il feudo Mendola dai Marchesi Suriano di Ramursura, baroni di Colletorto alias Mendola e delle terre di Mirabella e Gasba. Il Duca Monreale ottenne la “Licentia Fabricandi et populandi” e lo rinominò Realmonte per celebrare la sua casata. Per l’edificazione del nuovo feudo, vi trasferì 250 persone (quasi tutte originarie di Castrofilippo). Tuttavia le dispute dinastiche sul possesso delle Terre di Mirabella, tra cui la legittimità della vendita del feudo Colletorto, continuarono tra i componenti della Casata Suriano e tra questi e le nuove parentele sopraggiunte ossia i Petruso Varisano ed i Grimaldi. Fino a che nel 1812 furono di fatto aboliti i vassallaggi feudali e con questi anche le dispute successorie. Le terre particolarmente fertili e l’entroterra che si spinge verso il cuore della Sicilia, rendevano assai interessante ed appetibile l’invasione costiera corsara. Ma fino al 1500 questa fu limitata a brevi scorrerie, che tuttavia con la successiva ambizione espansiva e potenza acquisita dall’impero ottomano, che la sostenne notevolmente[6], divenne sempre più organizzata ed invadente, tanto da far già provvedere i Baroni Colletorto a qualche sistema di difesa costiera, come i torrioni e fortificazioni di guardia. Strategicamente posizionate lungo la costa e ben visibili dal mare, ebbero fino al ‘600 più una funzione di deterrente militare che non una vera azione difensiva. Ciò anche a causa delle successioni baronali del feudo, anche se tutte praticamente trasmesse in seno alla parentela: Colletorto, Mirabella, Suriano con alfine solo i Monreale, non legati da stretti vincoli di parentela. Nonostante ciò le torri di guardia, ebbero una buona capacità dissuasiva sulle scorrerie corsare, le vestigia delle torri, per lo più ben conservate, possono essere ben osservate lungo la splendida costa dell’ex feudo di Colletorto

(Fonte Wikipedia)

– Comuni Confinanti

  • Agrigento
  • Porto Empedocle
  • Siculiana

Chiese e altri edifici religiosi realmontesi

  • Chiesa Madre di San Domenico

Luoghi di interesse culturale paesaggistico

  • Scala dei Turchi
  • Miniera di Salgemma
  • Teatro Costabianca

Prodotti Tipici

  • Cuddriruni (focaccia farcita di patate)
  • Coddra (farina impastata con acqua e sarde e poi fritta con olio d’oliva bollente)

Gemellaggi

  • Dobryanka (Russia)
  •  Eppelborn (Germania)
  •  Hornaing (Francia)

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