Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Pasta di mandorle con cui si realizzano diversi dolci tipici, dai celeberrimi “Frutti di Martorana” (così chiamati dal convento di Palermo le cui suore furono le prime produttrici) all’Agnello Pasquale, ripieno di confettura di cedro, ereditato dalla tradizione religiosa ebraica.
Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura: Con mandorle pestate insieme allo zucchero (con o senza un po’ di miele), legando con albumi d’uovo e aromatizzando con vaniglia si prepara l’impasto della pasta reale. Se la fusione di mandorle e zucchero è fatta sul fuoco a fiamma moderata, finchè lo zucchero non si scioglie del tutto, allora l’impasto prende il nome di Marzapane, da cui verrà prodotta la Frutta di Martorana.
Periodo di produzione
Tutto l’anno, con maggiore concentrazione nel periodo precedente il 2 novembre, quando in occasione della commemorazione dei defunti, vige la tradizione di regalare cesti contenenti vari dolciumi, rappresentati principalmente dalla Frutta di Martorana.
Tradizionalità
Questa pasta di mandorle, così chiamata perchè elaborata nelle più prestigiose cucine dei palazzi reali del Regno di Sicilia, ebbe origine nelle cucine dei conventi dove faceva parte dell’attività pasticcera dei frati e delle suore dei monasteri, presenti in gran numero sulla vetta ericina.
Territorio di Produzione: Comune di Erice e comuni limitrofi.
Provola PAT Sicilia
La Provola viene prodotta nel territorio dei Monti Sicani da sempre, ed anche oggi nonostante l’uso di attrezzature moderne viene ottenuta rispettando le tecniche tradizionali
Favi liezzi di Buccheri PAT Sicilia
Fave cotte e condite. Mettere le fave secche intere in acqua per una notte intera. Scolarle e farle cuocere nell’acqua con cipolla e sedano ed aggiungere il sale a fine cottura; scolarle e saltarle in padella con un soffritto d’aglio, un po’ di salsa di pomodoro origano selvatico e peperoncino rosso secco o fresco.
Mandarino tardivo di Ciaculli PAT Sicilia
Il mandarino di Ciaculli si presenta con frutti di colore aranciato, di media grandezza, prevalentemente privo di semi, di sapore dolce e giustamente acidulo. L’interesse della varietà è legato soprattutto al periodo di maturazione (febbraio-marzo), che coincide con una scarsa presenza di agrumi concorrenti. La varietà è tendenzialmente apirena, di pezzatura non grande con buccia…