Miele millefiori PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia (MESSINA)

La produzione di questo tipo di miele avviene come si intuisce già dal nome, a partire dal nettare dei fiori di piante quanto mai variabili, sia spontanee, che coltivate, che ornamentali. Le caratteristiche del prodotto sono perciò estremamente variabili a secondo delle diverse zone geografiche e del periodo di produzione in funzione delle specie vegetali in fioritura da cui le api raccolgono il polline.

ASPETTO DEL PRODOTTO:

  • Colore: Variabile, più o meno scuro a secondo delle zone, della stagione e dei fiori maggiormente presenti nel territorio.
  • Stato fisico: Variabile, più o meno fluido o cristallizzato a secondo dei fiori maggiormente presenti nel territorio.
  • Odore: Variabile a secondo dei fiori maggiormente presenti nel territorio.
  • Sapore: Variabile a secondo dei fiori maggiormente presenti nel territorio.

CARATTERISTICHE MELISSOPALINOLOGICHE: In questi mieli le specie vegetali rappresentate sono quanto mai variabili, a secondo della zona di produzione e del periodo di produzione e ciò ovviamente determina l’eterogeneità dei granuli pollinici osservabili. Numero assoluto di granuli pollinici in 10 gr. di miele: molto variabile, compreso in genere tra 20.000 e 100.000. In alcuni campioni si possono osservare valori < 10.000, ed in altri, a seconda delle diverse zone di produzione, valori > 500.000. Classe di rappresentatività: variabile.

Territorio di produzione : Solarino (SR)

Caciocavallo palermitano PAT Sicilia

Il Trasselli in “Alcuni calmieri palermitani del ‘400” riferisce che già dal marzo del 1412 si riscontra un chiaro riferimento a questo formaggio, addirittura differenziandolo da altri quali il cacio vacchino e cacio pecorino. Si possono riscontrare cenni storici che riportano l’uso del palermitano sia sulle mense delle monache che in quelle dei nobili come…

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Pane di San Giuseppe PAT Sicilia

Pane avente forme curiose, difficili ad eseguirsi. Vi sono raffigurati Santi, pupattoli ed animali, grappoli d’uva. Si impasta la farina con l’acqua, lievito e zucchero e si lascia lievitare. Quando è pronto il prodotto viene scannato (rimpastato dopo la prima lievitatura) e si creano le forme particolari.

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Torta di San Chiara PAT Sicilia

Torta di mandorle a forma di faccia d’angelo, ripiena di marmellata di cedro e di arance e ricoperta di cioccolato fondente. Il nome di San Chiara deriva dall’omonimo Monastero dove questo dolce si è originato per merito delle suore di quell’ordine. Fonte Bibl. Sapori di Sicilia Ed. Cavollotto.

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