Salame di frattula PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Il salame di frattula ha forma cilindrica, con legatura alle due estremità con un unico tratto di spago di fibra vegetale, con la possibilità di una terza legatura centrale. Il prodotto, ultimata la fase della stagionatura, ha un peso variabile tra i 400 grammi e 1 Kg, ruvido al tatto, di colore marrone/marrone carico e può essere ricoperto da una leggera patina di muffa bianca grigiastra. Al taglio la fetta appare di consistenza omogenea e compatta, di grana medio-fine, di colore rosso scuro, con frammenti di grasso di colore bianco distribuiti omogeneamente nella massa carnosa.

Il salame di frattula si distingue per le seguenti peculiarità: salame aromatizzato con vino, preferibilmente rosso e aglio e altre essenze tipiche locali (foglie essiccate della specie Thimus serpyllum (Timo serpillo) o Thimus vulgaris (Timo comune).

Descrizione metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Le parti del maiale utilizzate sono le seguenti: spalla, rifili del prosciutto, fondello, trito di carne magra o carnetta, prosciutto, lardello di gola a pezzi, lardello di schiena a pezzi. La carne viene lavorata subendo un primo taglio di sgrossatura e mondatura da tutti i residui di origine connettivale e adiposa. La carne viene poi salata con sale marino fino nella proporzione di 28-32 g/Kg di carne. Viene aggiunto anche il pepe, macinato fino, nella quantità di 2-3 g/Kg di carne. E’ inoltre previsto l’utilizzo di vino, preferibilmente rosso, aromatizzato con aglio, serpillo (Thymus serpyllum L.) o altre spezie vegetali nella dose di 2- 4 g/Kg di carne, spremendo le diverse componenti attraverso un panno. Segue poi la tritatura della carne salata e pepata, con trafila grossa. Successivamente si aggiungono lardelli e pepe (aromi naturali ed essenze caratteristiche del luogo).

I lardelli vengono tagliati a cubetti con dimensioni comprese tra 10 e 15 mm per lato fino a rappresentare il 15-25 % dell’impasto. Il pepe in grani viene aggiunto sino a 3 g/Kg di impasto. L’impasto viene insaccato e pressato nel budello gentile, adeguatamente mondato, lavato e aromatizzato con del vino o soluzioni composte da acqua e anice, acqua e aceto di vino o con vino cotto. Il prodotto così ottenuto viene legato alle due estremità con un unico tratto di spago di fibra vegetale, con la possibilità di una terza legatura centrale. Tale operazione si effettua a mano.

Segue la fase dell’asciugatura , da eseguirsi in locali idonei, per 24-48 ore. Successivamente si effettua la stagionatura, in appositi locali, per un periodo di 45-90 giorni, in funzione del peso, della pezzatura e della tipologia di budello utilizzato.

Tradizionalità

Studio storico sulle origini del suino e del salame di “frattula” effettuato dal prof. Manlio Brunetti (Tradizioni Agricole Castelcolonnesi) e ricette storiche (risalenti ai secoli X – XIV).

Territorio di produzione: La zona storica di produzione dei suini destinati alla produzione del salame di frattula comprende parte del territorio dei comuni della Provincia di Ancona di seguito riportati: Senigallia, Monterado, Corinaldo, Ripe, Castel Colonna.

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