Carciofo empolese PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Il carciofo empolese è di colore verde intenso tendente al violaceo, ha una forma subcilindrica e una consistenza tenera e compatta. Il gusto è delicato, le brattee molto tenere; si confeziona a mazzi con tutto il gambo perché non presenta spine. Si produce da aprile a giugno. La propagazione avviene per talea: i polloni, detti “carducci”, vengono prelevati dalle piante madri migliori e poi trapiantati, prevalentemente in autunno. Per l’impianto della carciofaia si esegue un’aratura leggera, seguita dalla concimazione, da due fresature e da una successiva assolcatura. Si impiantano in file. Al momento della messa a dimora nei solchi, di solito viene effettuata una concimazione localizzata con letame e nitrato di calcio.Generalmente non vengono eseguiti trattamenti antiparassitari. La raccolta è manuale, normalmente da fine aprile fino all’inizio di giugno.

Di antica origine, questa tipologia di carciofo era conosciuta in Toscana in epoche precedenti al 1800. La denominazione di “Empolese” risulta da alcuni documenti e testi dell’inizio del 1900, quando si diffusero le produzioni di carciofi per il mercato.Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità alla particolarità della cultivar, alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo, nonché alle specifiche condizioni pedoclimatiche della zona che contribuiscono a conferire a questo carciofo un caratteristico sapore dolce-amaro e una consistenza tenera e compatta. E’ molto apprezzato anche per l’assenza di spine.

Produzione

Il carciofo empolese viene coltivato e commercializzato da alcuni produttori che vendono direttamente in azienda a privati. Ci sono poi diversi hobbisti che lo coltivano solo per autoconsumo. La quantità effettivamente prodotta è indicativamente intorno alle migliaia di piante all’anno. Attualmente la produzione del carciofo empolese è limitata per il rischio di non riuscire a venderlo visto che, essendo una varietà tardiva, raggiunge il mercato in ritardo rispetto ai carciofi del sud Italia. I mercati interessati al carciofo empolese sono in particolar modo quelli della Toscana.

Territorio interessato alla produzione:

Comuni di Empoli e Certaldo, provincia di Firenze.

Pecorino delle cantine di Roccalbegna PAT Toscana

Forma cilindrica, scalzo diritto o leggermente convesso, di varie dimensioni, crosta di colore ambrato, untuosa con molte muffe bianche e grigie di cantina. L’odore è di media intensità, latte cotto, vegetale, muffaceo. La sapidità e la dolcezza sono lunghe e persistenti, la pasta si presenta compatta e rigida, ma molto solubile.

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Zuccherini del Mugello PAT Toscana

Gli zuccherini del Mugello sono dei biscotti dolci, secchi, di forma tonda bucati nel mezzo. Sono bianchi perché vengono immersi dopo la cottura nello zucchero fuso. Sono profumati di anice. Vengono prodotti tutto l’anno, sia a livello indistriale, dai forni della zona, sia artigianalmente (a mano) dai soci di una associazione locale.

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