Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Gobbo della Val di Cornia
Il cardo della Val di Cornia ha una forma eretta; la sua parte edibile, inodore, ha colore bianco brillante, sapore amarognolo e consistenza coriacea. Viene venduto in pezzature di circa 1 kg, in cassette di legno.
Ottenimento in azienda del materiale di propagazione (seme)
Preparazione del terreno con aratura di 40 cm di profondità (luglio)
Affinamento del terreno con erpici a dischi e fresatrici
Semina, all’inizio di agosto, con distanza fra le file di 1 m e sulla fila di 50 cm
Lotta fitosanitaria con insetticidi, antioidici di sintesi e preparati rameici contro la peronospora
Raccolta manuale nei mesi di ottobre, novembre e dicembre
Selezione e cernita manuali, con controllo visivo per la presenza di insetti o muffe
Incassettamento manuale
Tradizionalità
Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar, sia alla tecnica di produzione, rimasta invariata nel tempo. Il seme viene autoprodotto in azienda, mantenendo così il patrimonio genetico autoctono della specie. Il cardo della Val di Cornia ha la particolarità di non dover essere fasciato nella parte basale per ottenere l’imbianchimento del gambo: è caratterizzato già da un colore bianco brillante. La cultivar si adatta bene alle condizioni pedoclimatiche della Val di Cornia. In tale zona viene consumato con carne e fagioli e per la preparazione di un brodo di salsiccia. Si produce da almeno 30 anni.
Produzione
In Val di Cornia sono 22 le aziende orticole che producono il cardo, insieme agli altri prodotti tipici di questa valle. La quantità annuale che ne immettono sul mercato è di circa 7000 quintali; negli ultimi tre anni c’è stato un aumento della produzione di circa il 30%.Come per tutte le altre produzioni della Val di Cornia in questi anni si è accentuato il problema del reperimento delle risorse idriche causato dalla salinizzazione delle falde presenti. La vendita avviene in tutta la regione tramite grossisti e distributori non locali.
Territorio interessato alla produzione:
Val di Cornia, Livorno.
Farina di castagne di Prato PAT Toscana
La tradizionalità del prodotto è legata alle caratteristiche organolettiche delle castagne determinate dalle cultivar locali, alla tecnica di essiccazione nei caratteristici seccatoi e alla molitura con impiego di macine in pietra. Un proverbio dice “Castagna minuta il caniccio l’aiuta”, cioè le castagne piccole si seccano più facilmente e sono ottime per la farina, mentre quelle…
Schiacciata con l’uva PAT Toscana
La schiacciata con l’uva è un dolce di forma rettangolare, di colore brunastro dovuto alla copertura della pasta con acini di uva rossa da vino. Può essere composta da due diversi strati di pasta, farciti con l’uva. Ha una consistenza morbida, il sapore è quello del pane e dell’uva, dolce. Il periodo di produzione è…
Propoli PAT Toscana
La propoli naturale ha consistenza solida, colore marrone scuro, odore e sapore persistenti. Viene poi diluita in essenza alcolica e confezionata in boccette provviste di contagocce. Per raccogliere la propoli si utilizzano reti metalliche che vengono prima disposte all’interno degli alveari, quindi estratte, riposte in appositi contenitori e trasportate nel laboratorio, dove si procede all’estrazione…