Cipolla di Certaldo PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

La cipolla di Certaldo è una selezione locale di cipolla rossa di gusto dolce e particolare, di forma rotonda con caratteristico schiacciamento ai poli, colore rosso-violaceo con tuniche interne di color bianco-rossastro, pezzatura medio-grossa. Se ne conoscono due qualità: la “statina”, pronta per il consumo fresco a maggio (cipollotti) e matura in estate, e la “vernina”, con semina autunnale e raccolta a fine estate.Si impiega quindi sia come cipolla fresca da consumo (“statina” – cipollotti raccolti a maggio-giugno), sia come cipolla da serbo con tuniche esterne secche.

La coltivazione della cipolla di Certaldo, avviene in terreni di medio impasto tendenzialmente sciolti, franco-sabbiosi o franco-argillosi, con contenuto di argilla comunque non superiore al 30%, ben drenati, con falda a non meno di un metro di profondità. La cipolla di Certaldo viene tradizionalmente seminata in semenzaio, quindi trapiantata con messa a dimora a file. La “statina” si semina a luglio-agosto, è trapiantata in ottobre-novembre, pronta per il consumo fresco a maggio (cipollotti) e matura a luglio-agosto; la “vernina” si semina a novembre-gennaio, si trapianta a marzo-aprile ed è pronta per la raccolta ad agosto-settembre.

Tradizionalità

Nel suo Decameron VI, 10 – composto tra il 1394 ed il 1351 – Giovanni Boccaccio scriveva: “Certaldo, come voi forse avete potuto udire, è un castello di Val d’Elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol sia, già di nobil uomini e d’agiati fu abitato. Nel quale, per ciò che buona pastura si trovava, usò un lungo tempo d’andare ogn’anno una volta, a ricogliere le limosine fatte loro dagli sciocchi, un dei frati di Santo Antonio, il cui nome era frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volentieri, con ciò che quel terreno produca cipolle famose per tutta la Toscana”.La figura della cipolla compare già nell’antico stemma di Certaldo del XII secolo, quando il paese era feudo dei conti Alberti. La cipolla troneggiava sul campo bianco dello scudo bipartito con il motto “Per natura sono forte e dolce ancora/ e piaccio a chi sta e a chi lavora”, probabilmente ispirato alla diffusa coltivazione della cipolla nel territorio e allo spirito forte e dolce al tempo stesso dei certaldesi. Nel 1633, i priori che governavano il paese, ritenendo forse poco nobile quello stemma, decisero di sostituirlo con un più tradizionale scudo con leone rampante. Nel 1867, con un atto del Consiglio comunale, si decise di tornare allo stemma originario.

Produzione

La cipolla statina, con il cipollotto fresco, è entrata in commercio nel 2004 con una produzione di 70 quintali mentre per il 2005 ne sono stati prodotti 240. La vernina è stata prodotta nelle seguenti quantità:2003 150 quintali – 2004 250 quintali – 2005 250 quintali

Territorio interessato alla produzione:

Comune di Certaldo e parte dei comuni limitrofi.

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