Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Legume di colore bianco e di forma tondeggiante e schiacciata. Si semina da metà aprile a metà maggio e la pianta è ad accrescimento indeterminato. Ha un ciclo di produzione di circa 70-80 giorni, con produzione scalare. È molto esigente quanto a condizioni climatiche e, se queste non sono più che idonee, interferiscono negativamente sull’allegagione e sulla produzione. Il fiore è bianco e il seme è circa la metà del fagiolo spagnolo. Il seme viene seccato unicamente per la riproduzione.
Tradizionalità
Legume dal sapore eccezionale, con pasta delicatissima, dolce, e di buccia molto fine ma resistente alla cottura. Si consuma unicamente fresco. Cuoce in 20-30 minuti. Si cucina lesso con aggiunta di odori, oppure all’uccelletto. Viene utilizzato anche per la ribollita.
Produzione
L’unico produttore di fagiola schiacciona che utilizza semente autoriprodotta si trova in località Sant’Agata, Scarperia. Quest’anno ne ha seminato circa mezzo ettaro, generalmente vende il proprio prodotto al mercato ortofrutticolo di Firenze. Il seme di questa varietà è reperibile presso i Consorzi e le Cooperative della provincia di Firenze ma non vi è la certezza che sia puro. Nel Pratomagno e nel Valdarno aretino ci sono altri tre produttori di fagiola schiacciona, in totale ne producono circa 5 quintali all’anno. La produzione non è elevata e raggiunge sul mercato prezzi molto alti.
Territorio interessato alla produzione:
Coltivato prevalentemente in Alta Garfagnana
Salame di maiale e pecora PAT Toscana
Ha forma cilindrica e allungata. Per la preparazione si impiegano carni di maiale e di pecora massese o sarda. Del maiale si utilizzano la spalla, il capocollo e le rifilature del prosciutto; della pecora (circa il 30%) la parte posteriore, che viene completamente ripulita dalle parti grasse e dalle nervature. La carne, macinata fine, viene…
Limone massese PAT Toscana
La coltura degli agrumi a Massa è attestata fino dalla prima metà del Trecento, probabilmente le specie più diffuse erano i cedri, seguiti dagli aranci e dai limoni. Nel Cinquecento l’agrumicoltura si afferma, ma è nel Seicento che trova il suo massimo sviluppo.Il limone massese deve la sua tradizionalità alla particolarità della cultivar che, per…
Carne di cavallo o puledro di Comano PAT Toscana
La carne di cavallo di Comano, genuina e saporita, si ottiene da puledri di 6-7 mesi allevati a Comano. Gli animali crescono, insieme alle madri, allo stato brado, sui pascoli appenninici fino al periodo della vendita, che tradizionalmente coincide con la Rassegna Equina Comano Cavalli di settembre.