Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Il prodotto è costituito da una coppia di fichi secchi aperti e sovrapposti a formare un “otto”. Vengono presentati sfusi, oppure confezionati in plateaux o in cestini di varie forme. Dopo la raccolta, a fine estate, i fichi della varietà “dottato” vengono divisi in due, sistemati su stuoie di cannicci e sottoposti per alcune ore alla solfitazione, che ha luogo in un locale chiuso bruciando zolfo in appositi recipienti di coccio. Dopo la solfitazione i fichi vengono posti ad essiccare all’aperto al calore del sole; in questa fase, che dura circa una settimana, i fichi vengono protetti con retine antinsetto e riposti al coperto durante la notte.Quindi vengono sistemati uno sopra l’altro con l’aggiunta di foglie di alloro e posti ad asciugare in un ambiente asciutto per un periodo che va dai trenta ai quarantacinque giorni. Raggiunta la completa essiccazione, vengono sovrapposti a due a due per formare le “piccie” e sistemati, previa aggiunta di alcuni semi di anice in mezzo ad ogni fico, nella confezione definitiva (cesti di vimini o cassette).
Tradizionalità
Il fico di Carmignano deve la sua apprezzata qualità alla varietà utilizzata e ad alla particolare aromatizzazione che subisce nel corso del processo di preparazione. Anche gli ambienti tipici ed i materiali rustici utilizzati contribuiscono a caratterizzare il profilo organolettico del prodotto. La preparazione è sicuramente di antica origine.
Produzione
I fichi di Carmignano sono un prodotto invernale che viene consumato prevalentemente in occasione delle festività natalizie. Ci sono cinque aziende a Carmignano che commercializza il prodotto, gli altri produttori lo destinano ad amici e familiari. In generale il motivo che limita la produzione del fico di Carmignano è il progressivo abbandono di questa coltura e della tradizionale lavorazione che è ormai praticata da pochi produttori, che fortunatamente negli ultimi anni stanno reimpiantando nuove piante di fico.. La vendita avviene prevalentemente in zona, direttamente a privati in azienda.Ogni anno, nei primi giorni di ottobre a Carmignano si tiene l’Antica fiera di Carmignano in occasione della quale vengono presentati i fichi secchi nelle loro tradizionali ceste di vimini.
Territorio interessato alla produzione:
Provincia di Prato, in particolare il comune di Carmignano
Schiaccia briaca dell’Elba PAT Toscana
Nell’ Isola d’Elba, dal tredicesimo al sedicesimo secolo fino alla costruzione di Portoferraio, le invasioni saracene si susseguirono frequenti e i pirati barbareschi lasciarono dietro di sé oltre l’amaro ricordo di saccheggi e distruzioni anche qualcosa di dolce. E’ il caso della schiaccia briaca (originariamente astemia visto il corano) che raccoglie ingredienti tipici della cucina…
Cavolo nero riccio di Toscana PAT
Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perchè presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.
Cipolla lucchese PAT Toscana
Si tratta di una cultivar tipica di questa zona, la sola ad essere coltivata ancora con sistemi tradizionali. Le principali caratteristiche sono la particolarità della forma e del gusto. Tradizionale è la confezione delle cipolle secche, intrecciate tra loro per la conservazione e la vendita.