Pesca cotogna di Rosano PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Cotogna

La pesca cotogna di Rosano è una cultivar tardiva che si produce a settembre; ha forma tonda, buccia giallo-rossastra e polpa giallo-arancio, tendente al vinato vicino al nocciolo. È molto dolce, ha consistenza dura, profumo assai intenso,

Descrizione dei processi di lavorazione:

  • Autoproduzione delle barbatelle
  • Utilizzo di portinnesti idonei (generalmente GF677)
  • Innesto ad occhio dormiente in azienda
  • Scasso ad 1 m di profondità, rippatura
  • Eventuale inerbimento nell’interfila e lavorazione sulla fila
  • Sesti di impianto: generalmente 4×3 m
  • Irrigazione localizzata
  • Concimazione generalmente in prefioritura, febbraio-marzo
  • Diradamento manuale
  • Difesa contro bolla, oidio, armillaria mellea e, saltuariamente, contro afidi
  • Utilizzo, a fine estate, di mistorganici (1kg/pianta)
  • Raccolta manuale
  • Confezionamento in cassette

Tradizionalità

Questa varietà è stata ottenuta casualmente a Rosano – Bagno a Ripoli (Firenze), da genealogia sconosciuta. Talvolta è stata erroneamente identificata con la Cotogna del Berti, Cotogna di Rosano Prima e Cotogna della Remola. Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità alla particolarità della cultivar: tale ecotipo locale si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della zona, le quali contribuiscono a conferire il particolare gusto dolce al frutto. La pesca cotogna di Rosano si produce da 120 anni, è ottima per consumo fresco e per fare marmellate; è tradizionale gustarla in un bicchiere di Chianti rosso zuccherato. Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutale e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

Produzione: Sono cinque i maggiori produttori di questa pesca, a Pontassieve, in località Rosano, e a Greve in Chianti. Complessivamente ne producono circa 80-100 quintali l’anno, anche se la produzione di queste pesche è in diminuzione per la mancanza di volontà a sostituire i vecchi impianti con nuovi. La coltura non è remunerativa in relazione alle numerose cure di cui il frutto necessita, ai problemi di ordine agronomico e ai prezzi insoddisfacenti che ottiene sul mercato locale.La vendita avviene totalmente in zona: il 20% del prodotto direttamente a privati in azienda, il restante 80% a negozi locali. È considerata la più impostante delle cotogne o almeno quella che ha contribuito al diffondersi della popolazione; è molto apprezzata per il consumo fresco sui mercati locali e nella vendita diretta presso le aziende. La pesca cotogna di Rosano viene presentata ad una festa che si tiene la seconda domenica di settembre a Londa per la pesca regina di Londa. Da ricordare la pubblicazione “Il germoplasma del pesco – 1. Le cotogne fiorentine” a cura del prof. Elvio Bellini del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura della Facoltà di Agraria di Firenze, e pubblicato dall’Arsia – Regione Toscana.

Territorio interessato alla produzione:

Rosano, provincia di Firenze.

Bonzola PAT Toscana

La Bonzola si presenta come un piccolo sacco ottenuto da una vescica di vitella gonfiata e asciugata al sole, al cui interno è contenuto del lardo vergine e della carne di guanciale macinata grossolanamente, il tutto aromatizzato con spezie e aromi naturali (aglio, pepe, nepitella e timo). La crema all’interno si presenta di un bel…

Leggi di +

Marmellate e confetture della Toscana PAT

Le confetture sono quei prodotti preparati con uno o più tipi di frutta (ad eccezione degli agrumi), ottenuti impiegando almeno il 35% di polpa di frutta; per la confetture extra il minimo di polpa di frutta è rappresentato dal 45%. Il termine “marmellate” invece si riferisce a conserve di agrumi preparate esclusivamente con purea, polpa…

Leggi di +

Pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi PAT

Il pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi viene prodotto seguendo ancora la tecnica tradizionale, anche se rispetto al passato è stato variato in alcuni casi il materiale degli utensili: un tempo si usavano assi di abete, attualmente sostituite da quelle di pioppo e castagno. Il nome “pecorino baccellone” è legato al fatto che, nel…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *