Pomodoro pendentino PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Il pomodoro pendentino è un pomodoro da mensa, ha forma tonda, colore rosso intenso, liscio in superficie e di consistenza dura. Molto saporito, si produce da luglio a ottobre.Una volta veniva conservato per l’inverno e si riusciva a mangiarlo anche dopo Natale.

Tradizionalità

La tradizionalità del prodotto è costituita sia dalla particolarità della cultivar sia dalla tecnica di produzione. Il pomodoro pendentino è noto per la consistenza, la forma particolare e per il sapore. Per conservare il pomodoro fino all’inverno veniva appeso ai travi o steso sui cannicci; i cannicci vanno immaginati come delle scaffalature sui cui ripiani c’era appunto un incannicciato sul quale venivano messi i pomodori o l’uva. I cannicci si trovavano all’ultimo piano delle case contadine, in stanze con retini alle finestre (le finestre rimanevano aperte o spesso non c’erano proprio). I pomodori venivano spolverati direttamente con polvere di zolfo per aumentarne la conservazione. L’attenta autoproduzione delle sementi garantisce il mantenimento delle caratteristiche dell’ecotipo autoctono. Il pendentino ben si presta ad essere consumato fresco con pane e olio , ma anche nel brodo, nei minestroni e in insalata, e spesso in padella con l’uovo.

Produzione: Questo particolare pomodoro si produce a fini commerciali in un’unica azienda di San Quirico di Moriano (circa 3000 piante); forse esiste anche qualche altro piccolo produttore ma a livello hobbistico. Spesso il pomodoro pendentino viene confuso con altri ibridi, ma in realtà la sua diffusione è limitata dalla scarsa produttività:ogni pianta produce circa 1 kg di pomodori. Viene commercializzato in zona tramite vendita diretta in azienda e per mezzo di rivenditori ortofrutticoli locali.

Territorio interessato alla produzione:

Provincia di Lucca.

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