Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
pecorino fresco “a latte crudo”
Formaggio prodotto con latte intero di pecora, coagulato con caglio (“priso”) di capretto e/o agnello, stagionato per un periodo variabile dai 20 ai 30 giorni, del peso di Kg 1,5, a forma la cui pasta, bianca e semidura, presenta una diffusa occhiatura.
Il latte crudo viene riscaldato a 35°C, viene immesso il caglio già sciolto in acqua tiepida e filtrato, dopo 30 minuti si procede alla rottura della cagliata. Segue lo spurgo del siero facendo depositare la parte caseosa che subito viene posta dentro gli appositi stampi. Si procede quindi ad una premitura manuale e successivamente si “scotta” ogni singola forma con il siero riscaldato della ricotta. Segue la salatura manuale e la stagionatura in cella frigorifera ad umidità e temperature controllate.
Tradizionalità
“Lo cascio” fatto in casa è un prodotto alimentare da sempre presente nelle tavole delle nostre campagne. Ancora oggi, donne di una certa età ricordano ed attuano la lavorazione meticolosa dello “cascio lievito” tenendo particolarmente conto che “più è lievito più è buono”. Nel rapporto di mezzadria che ha caratterizzato le nostre campagne, “lu padrò” riceveva buona parte della produzione di formaggio mentre la ricotta era prevalentemente consumata in casa.
Territorio di produzione: Aree interne appennino riminese, Rimini.
Marmellata di more PAT Emilia Romagna
A base di more di rovo, zucchero e limone. E’ particolare l’utilizzo di more di gelso in sostituzione di quelle di rovo in alcune aree. Una volta raccolte le more si lavano e si bollono. Terminata la cottura i frutti vengono schiacciati e passati al setaccio per eliminare i semi. Al composto così ottenuto si…
Frittelle o sgonfietti PAT Emilia Romagna
Minestra di tagliatelle, uova, farina, parmigiano reggiano, sale, pepe, strutto per friggere. Poiché fa parte della “cucina del riuso”, solitamente si utilizzavano gli avanzi della minestra. Versare la minestra in una ciotola, unire la farina, il formaggio, le uova, sale e pepe. Se l’impasto risulta troppo consistente, diluire con un po’ di latte. Mettere sul…
Castagne fresche e secche di Granaglione PAT Emilia Romagna
Il castagno, fornitore di un alimento di primaria importanza, diventa “albero del pane” destinato a sfamare intere popolazioni dell’Appennino e non solo. Anche nell’Alta Valle del Reno si diffonde la coltivazione della “Castanea Sativa”. La storia degli insediamenti dei castagneti in questi territori non è certa, si può desumere sia stato introdotto da centinaia d’anni…