Pecorino PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

Prodotto derivante da latte ovino crudo di provenienza locale. Il prodotto finito si presenta in forme di altezza 6-10 cm, diametro 14-20 cm, peso kg 1-2,5; forma cilindrica a facce piane e scalzo leggermente convesso crosta giallastra, pasta bianca scarsamente occhiata di sapore sapido e pastoso delicatamente aromatico (il formaggio stagionato ha la crosta unta di olio di oliva di colore tendente al rossastro, pasta compatta di colore giallo paglierino, gusto e aroma intensi).

Al latte appena munto si aggiunge caglio naturale di provenienza locale. In particolare si utilizzano il serpillo basilico, maggiorana, fichi verdi, germogli di rovo e di buglossa oltre a chiodi di garofano, noce moscata, pepe nero, rosso d’uovo e un cucchiaino di miele. Il tutto, ridotto in pasta da sciogliere nel latte, conferisce al pecorino un aroma particolare e una maggiore digeribilità. E’ possibile l’aggiunta di fermenti lattici per guidare la fermentazione purché non vengano alterate le caratteristiche tipiche del prodotto.

Coagula in 20-30 minuti, la rottura della cagliata si effettua delicatamente con le mani o con attrezzi appositi in particelle della dimensione di una nocciola per il prodotto fresco e di un chicco di riso per lo stagionato; dopodiché si lascia riposare per alcuni minuti. Dopo queste operazioni, la massa viene messa nelle fascere e pressata con il palmo delle mani per favorire lo spurgo del siero. Frequente la semicottura della cagliata per il prodotto stagionato che avviene a 45-48°.

La salatura si effettua a secco mettendo le forme sotto sale fino ad un massimo di due giorni. La maturazione avviene in ambiente fresco ed umidità media, dove le forme vengono rigirate giornalmente e lavate a giorni alterni con acqua e siero tiepido. La vendita al dettaglio non va effettuata prima di 20 giorni. Frequente la stagionatura del prodotto fino a oltre un anno.

Referenze bibliografiche

  • “La cucina marchigiana – tra storia e folklore” (Nicla Mazzara Morresi, Edizioni F.lli Aniballi, Ancona 1978);
  • “Atlante dei Prodotti Tipici: i formaggi” (ed. Franco Angeli, 1990).

Territorio di produzione: Zone interne appenniniche, Rimini.

Albicocca Val Santerno PAT Emilia Romagna

Nel “L’albicocco” (Enrico Casini – Mario Neri, Edagricole 1964), la zona imolese veniva annoverata tra i principali centri di diffusione di questa drupacea in Italia. Imola e il suo comprensorio legano il proprio nome non solo a delle specifiche varietà, ma l’opera di studiosi, ricercatori, la competenza e la passione di tanti operatori agricoli, saldano…

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Gnocchetti di pangrattato o Pisarei PAT Emilia Romagna

La base di questo piatto sono gli gnocchetti, che vengono realizzati utilizzando pangrattato (pane grattugiato), uova e formaggio grattugiato. La consistenza è diversa rispetto agli gnocchi di patate più comuni, poiché il pangrattato dona una consistenza più rustica e leggermente croccante.

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Anicione – andsòn PAT Emilia Romagna

Liquore a base di: alcool di origine agricola, semi di anice verde e semi di anice stellato. Il processo produttivo si sintetizza in tre fasi: estrazione a caldo dei principi aromatici dai semi dei frutti di anice; riduzione, con acqua demineralizzata, del distillato di anice; filtrazione ed imbottigliamento

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