Antiche varietà di patate piacentine: Quarantina piacentina, quaantìn-a PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

Viene coltivata al di sopra dei 400-500 metri su terreni preferibilmente sabbiosi; si semina tra San Giuseppe (19 marzo) ed il Venerdì Santo, e raccolta da fine luglio a fine settembre, per arrivare sui mercati da ottobre in poi.

Tradizionalità

La Quarantina fino agli anni’50 era la patata più diffusa nei territori di confluenza delle provincie di Piacenza e Genova; in seguito è stata soppiantata da varietà olandesi, canadesi, francesi più produttive. Nel 1983 veniva ancora coltivata su scala domestica; qualche anno fa solo una ventina di contadini ne mantenevano la semente. Oggi, dopo alcuni anni di sensibilizzazione sul valore ecologico ed economico delle varietà locali, diversi produttori hanno ripreso a coltivarla, specie in Val Graveglia.

Referenze bibliografiche

  • Angelini M., 1999, “Le patate tradizionali della montagna genovese”. Quaderni del Co.Re.Pa.;
  • Angelini M., 1998, “Elogio delle varietà: sapori dai monti”, rivista La Casana Banca Carige di Genova;
  • Tamaro D., 1901, “Notizie sulla frutticoltura, orticoltura e giardinaggio in Italia”, Tip. dell’Unione Cooperative Editrice.

Territorio di produzione

Alta Val Trebbia (comuni di Cerignale, Ferriere, Ottone, Zerba) e Alta Val d’Aveto (Alpepiana, Casoni d’Amborzasco, Orèzzoli). Questa varietà chiamata anche Bianca di Torriglia, è presente inoltre nelle Valli dello Scrivia e del Graveglia, Piacenza.

Castagna reggiana, Massangaia, masangaia PAT Emilia Romagna

I frutti della castagna reggiana sono utilizzati per la produzione di farina e solo occasionalmente per il consumo fresco a causa della difficile eliminazione dell’”episperma”. La coltivazione di castagne è diffusa in Emilia-Romagna,ed in particolare nella provincia di Reggio Emilia. La castagna reggiana si riferisce a varietà locali coltivate nella zona o a prodotti derivati…

Continua a leggere

Prosciutto aromatizzato del Montefeltro PAT Emilia Romagna

Coscio di suino allevato nel Montefeltro, aglio, sale, zucchero, vino, rosmarino, alloro ed eventualmente farina per la stuccatura. Ha l’aspetto del normale prosciutto, simile al più famoso Prosciutto di Carpegna. Si usa affettarlo a mano in senso longitudinale. E’ lievemente presente l’aroma dell’aglio a livello organolettico.

Continua a leggere

Minestra imbottita PAT Emilia Romagna

Spoja lorda (pasta ripiena) Era una minestra che si faceva principalmente quando rimaneva del ripieno da cappelletti. Si impastava la farina con uova e sale per una sfoglia sottile. La spoja era “lordata” interamente dal ripieno.

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *