Castagnole PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Roma

al castagnôl, al castagnôli

Dolce a base di farina, uova, zucchero, strutto. Preparate generalmente per carnevale, le castagnole sono uno dei dolci più largamente diffusi in tutta la Romagna.

Impastate 400 g di farina con 2 uova, 150 g di zucchero, 30 g di strutto, la scorza grattugiata di ½ limone, ½ bicchiere d’anice (in mancanza dell’anice sostituitelo con del vino bianco), 1 bustina di lievito in polvere per dolci e un pizzico di sale. Lavorate bene l’impasto e dividetelo in tante pallottoline piuttosto piccole. Friggere le castagnole in abbondante strutto molto caldo, avendo cura di rigirarle continuamente. Scolatele su carta assorbente e spolverizzatele di zucchero.

Tradizionalità

Le castagnole, come tutti gli altri dolci di carnevale venivano consumate fino alla mezzanotte del martedì grasso, prima che suonasse la lóva, la campana che indicava la fine del carnevale; dopodiché, anche se avanzavano, ci si asteneva dal mangiarle per rispettare il digiuno del primo giorno di Quaresima.

Referenze bibliografiche

  • Luciano De Nardis (al secolo Livio Carloni), A la garboja, in “La Piê”, 15 (1946), n. 2: 4-6;
  • Corrado Contoli, Guida alla veritiera cucina romagnola, 1963 – Calderini Edizioni;
  • Touring Club Italiano, Guida Gastronomica D’Italia, Milano 1931.

Territorio interessato alla produzione

Provincia di Forlì-Cesena

Salsa di prezzemolo PAT Emilia Romagna

Prezzemolo, aglio, tuorlo sodo, mollica di pane, aceto, olio, sale, pepe. Si tritano le foglie di prezzemolo con spicchi d’aglio, si unisce tuorlo d’uovo sodo, mollica di pane intrisa nell’aceto e strizzata, sale, pepe, olio e si amalgama il tutto.

Continua a leggere

Cantarelle PAT Emilia Romagna

Farina bianca, farina gialla, olio extravergine di oliva zucchero, e’ test – teglia. Le variabili nella preparazione di questo dolce sono innumerevoli e dipendenti dagli ingredienti a disposizione. Pastella ottenuta impastando in acqua tiepida, e con un po’ di sale, farina bianca e gialla. La “pasta” va gettata a cucchiaiate sopra il testo e poi cotta rivoltandola…

Continua a leggere

Tardùra o stracciatella PAT Emilia Romagna

Si faceva nelle grandi occasioni: Corpus Domini, Pasqua, cresime, battesimi, matrimoni. La minestra del paradiso, come anche tutte le altre minestre in brodo, era considerata un ricostituente di lusso che si preparava per darla da mangiare solo a quelli che in casa erano ammalati o convalescenti. La puerpera, ad esempio, con le galline ricevute in…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *